Ghiacciaio dei Forni: il secondo più grande d'Italia subisce una perdita di spessore allarmante

Ghiacciaio dei Forni: il secondo più grande d’Italia subisce una perdita di spessore allarmante

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Ghiacciaio dei Forni: il secondo più grande d'Italia subisce una perdita di spessore allarmante - Gaeta.it

Il GHIACCIAIO DEI FORNI, situato nel cuore del PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO in Lombardia, sta affrontando una drammatica riduzione del suo spessore, con temperature anomale che ne accelerano la fusione. Le ultime osservazioni, effettuate nell’ambito della campagna “Carovana dei ghiacciai 2024” promossa da Legambiente, rivelano un calo significativo delle dimensioni del ghiacciaio. In questo articolo, esamineremo nel dettaglio le cause della fusione e le implicazioni ambientali e storiche legate a questo fenomeno allarmante.

le cause della fusione accentuata del ghiacciaio dei forni

condizioni climatiche estreme

Da metà luglio, le temperature nel comprensorio del ghiacciaio dei Forni non scendono mai sotto lo zero, neppure nelle ore notturne. Questo fenomeno di temperature elevate ha portato a una fusione ad un ritmo impressionante: tra i 4 e gli 8 centimetri al giorno a quote di 2600 e 2650 metri. La carenza di neve e il riscaldamento globale contribuiscono a una condizione di stress ambientale che provoca la continua perdita di masse ghiacciate.

il fenomeno del “darkening”

Un fattore determinante nella fusione è il fenomeno noto come “darkening“, ovvero lo scurimento del ghiaccio. Questo avviene a causa delle deposizioni atmosferiche di polveri e carbonio, che riducono la riflettività del ghiacciaio al di sotto del 15%. La presenza di detriti scuri sulla superficie del ghiaccio impedisce che la luce solare venga riflessa, accelerando ulteriormente il processo di fusione. Questo è un chiaro segnale di come l’inquinamento possa influenzare negativamente i ghiacciai, già messi a dura prova dai cambiamenti climatici.

reperti storici e rifiuti a causa della fusione

la riscoperta di ordigni bellici

A luglio, il ghiacciaio dei Forni ha restituito alla luce un ordigno inesploso risalente alla Prima Guerra Mondiale. Questo è un chiaro indicativo della storia militare della regione, ma solleva anche preoccupazioni in termini di sicurezza. La presenza di tali reperti bellici rappresenta un potenziale rischio per escursionisti e personale di recupero, evidenziando l’importanza di monitorare attentamente l’area e gestire la sicurezza dei visitatori.

il problema dei rifiuti di plastica

Oltre ai reperti storici, la fusione del ghiacciaio ha messo in evidenza un altro aspetto preoccupante: l’accumulo di rifiuti di plastica, provenienti perlopiù da packaging alimentare. Questi materiali, a lungo termine, rappresentano una minaccia per l’ecosistema montano e contribuiscono all’inquinamento ambientale. La presenza di plastica in alta quota simboleggia il problema globale della gestione dei rifiuti, evidenziando la necessità di un’azione concertata per preservare l’ambiente montano.

l’avviso della carovana dei ghiacciai 2024

attività di monitoraggio e sensibilizzazione

La campagna “Carovana dei ghiacciai 2024“, promossa da Legambiente in collaborazione con Cipra Italia e sostenuta dal Comitato Glaciologico Italiano, si propone di monitorare lo stato di salute dei ghiacciai italiani. Attraverso l’analisi delle condizioni ambientali e la raccolta di dati, gli esperti cercano di sensibilizzare l’opinione pubblica sui cambiamenti climatici e sull’importanza della conservazione degli ecosistemi montani.

l’importanza della tutela ambientale

Le osservazioni e i dati raccolti dalla Carovana rivelano come la fusione dei ghiacciai italiani non sia un fenomeno isolato, ma parte di una problematica climatica più ampia che interessa tutto il mondo. Il cambiamento climatico è una sfida globale che richiede azioni immediate per ridurre le emissioni di gas serra e promuovere pratiche di sviluppo sostenibile. È cruciale sensibilizzare le comunità locali e i visitatori sull’importanza della tutela ambientale, affinché si possa preservare il patrimonio naturale e storico delle nostre montagne.

  • Armando Proietti

    Armando è un giovane blogger esperto di cronaca e politica. Dopo aver studiato Scienze Politiche, ha avviato un blog che analizza e commenta gli eventi politici italiani e internazionali con uno stile incisivo e informativo, guadagnandosi la fiducia di un vasto pubblico online.

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