Un altro episodio di disagio si è verificato all’ITIS Olivetti di Ivrea, dove gli studenti hanno dovuto affrontare l’ennesima mattina gelida su una lastra di ghiaccio all’entrata della scuola. Gli incidenti causati dalle condizioni insicure sono diventati una triste consuetudine, lasciando un senso di impotenza tra i genitori e gli insegnanti. La situazione solleva interrogativi sulla mancanza di interventi efficaci da parte delle autorità locali, in un contesto in cui la sicurezza degli studenti dovrebbe essere una priorità assoluta.
Attraversare l’entrata: un viaggio rischioso
La mattina si presentava già di per sé difficile con temperature ben al di sotto dello zero, ma l’ingresso della scuola ha reso il tragitto ancor più insidioso. Diversi studenti, tra cui molti adolescenti che si recano a scuola in bicicletta o a piedi, si sono trovati a dover affrontare una superficie scivolosa che ha reso quasi impossibile l’accesso all’istituto. Le cadute sono state documentate da alcuni testimoni, e le scene hanno assunto toni comici se non fossimo di fronte a un problema serio. I ragazzi hanno cercato soluzioni alternative, camminando lungo i bordi innevati o aggrappandosi ai muretti, nella speranza di evitare il peggio.
“Fortuna che non ci siamo rotti niente”, ha commentato uno studente con un sorriso nervoso, riconoscendo il rischio che si porta con sé ogni mattina. Tuttavia, le reazioni indignate non mancano e riguardano anche il fatto che questo rischio si ripete da settimane, senza che siano state prese misure adeguate per risolvere il problema.
L’assenza di interventi: una mancanza inaccettabile
La causa che ha portato alla creazione di un’area tanto pericolosa è tanto semplice quanto banale: l’assenza di sale per il trattamento del ghiaccio. Nonostante l’esperienza di incidenti simili già registrata la scorsa stagione, la scarsa manutenzione si è riproposta con la stessa gravità. La domanda che molti si pongono è: perché non si è provveduto prima a spargere il sale? Quella che poteva essere una misura di prevenzione si è trasformata in un intervento d’emergenza, ma solo dopo che il ghiaccio era diventato una realtà evidente.
Un genitore ha espresso il suo stato d’animo dichiarando: “È inaccettabile. Sappiamo che il ghiaccio è un problema prevedibile in inverno. Perché non affrontarlo prima?” Il malcontento ha raggiunto anche i residenti di Ivrea, che hanno puntato il dito contro l’Amministrazione Comunale, accusando una mancanza di responsabilità nelle operazioni di cura del territorio.
Sicurezza a rischio: un allarme che non viene ascoltato
Il ghiaccio all’ingresso della scuola non è solo una seccatura; è potenzialmente rischioso per la sicurezza di tutti. Camminare in condizioni precarie diventa una roulette russa per i pedoni e soprattutto per gli studenti che si recano a scuola su due ruote. La scena quotidiana di studenti che scivolano e lottano per mantenere l’equilibrio è sotto gli occhi di tutti, suscitando preoccupazione e rabbia.
Le mancate soluzioni preventive stanno facendo sorgere un forte dibattito tra genitori, docenti e autorità locali. Un insegnante ha ben compreso i rischi e ha dichiarato: “Non possiamo permettere che l’ingresso a scuola diventi una roulette russa ogni giorno che ghiaccia.” Questo grido d’allerta riporta alla ribalta un aspetto fondamentale: la sicurezza dei giovani non dovrebbe essere mai messa in discussione.
A Ivrea, il ghiaccio sembra riflettere una realtà più ampia, in cui problematiche doverose come la sicurezza scolastica vengono lasciate in secondo piano. È essenziale che venga trovato un approccio sistematico che punti sulla programmazione e sulla responsabilità per affrontare anche le difficoltà più elementari.
Ultimo aggiornamento il 8 Gennaio 2025 da Sara Gatti