Nella provincia di Brescia, Giacomo Bozzoli, 39 anni, ha trascorso la sua prima notte di reclusione nel penitenziario di Brescia Canton Mombello. L’uomo è stato condannato definitivamente per l’omicidio dello zio Mario, con la scioccante distruzione del cadavere nel forno di una fonderia a Marcheno il 8 ottobre 2015.
L’Arresto Nella Villa di Soiano al Lago
Giacomo Bozzoli è stato individuato e arrestato dai carabinieri nella sua residenza a Soiano al Lago, sulle rive bresciane del Lago di Garda. Dopo una ricerca durata diverse ore, gli agenti hanno scoperto il suo nascondiglio insolito: all’interno del cassettone di un letto matrimoniale. Al momento dell’arresto, l’uomo aveva con sé una somma considerevole di denaro, pari a 50mila euro, sollevando sospetti sull’intenzione di prolungare la fuga.
Le Indagini e la Ricostruzione dei Fatti
Le autorità competenti stanno conducendo indagini approfondite per gettare luce sui movimenti di Bozzoli e determinare se vi siano eventuali complici nell’organizzazione della sua latitanza. Al momento dell’arresto, emerge che l’imprenditore non aveva alcuna intenzione di costituirsi volontariamente, spingendo gli investigatori a esaminare attentamente ogni dettaglio per ricostruire il puzzle dei suoi spostamenti.
Le Operazioni dei Carabinieri e i Video Diffusi
Dopo l’arresto di Giacomo Bozzoli, sono stati resi pubblici dei video che documentano le fasi delle operazioni dei carabinieri nella villa dell’imprenditore. Le immagini mostrano il lavoro rapido ed efficace delle forze dell’ordine durante l’azione che ha portato all’arresto dell’uomo condannato per un crimine così atroce.