Giacomo Casanova: trecento anni da una figura che ha segnato la cultura europea

Giacomo Casanova: trecento anni da una figura che ha segnato la cultura europea

Il 2025 celebra il terzo centenario della nascita di Giacomo Casanova, figura complessa e influente della cultura europea, noto non solo per le sue avventure amorose ma anche come erudito e scrittore.
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Giacomo Casanova: trecento anni da una figura che ha segnato la cultura europea - Gaeta.it

Il 2025 segna un anniversario significativo per la cultura europea: il trecentesimo anno dalla nascita di Giacomo Casanova. Questo carattere enigmatico, noto principalmente per la sua vita avventurosa e i suoi racconti di seduzione, si colloca in un’epoca ricca di fermenti culturali e sociali. Figlio del diciottesimo secolo, Casanova visse trasformazioni che avrebbero portato alla Grande Rivoluzione e alla fine dell’Ancien Règime. Le celebrazioni del suo anniversario, organizzate dall’amministrazione veneziana, promettono di mettere in luce non solo il suo mito, ma anche la sua vera essenza di erudito e scrittore.

L’influenza culturale di Giacomo Casanova

Giacomo Girolamo Casanova nacque a Venezia il 2 aprile 1725. Definito avventuriero, esoterista, massone e scienziato, è soprattutto ricordato per l’abilità di scrivere e reinterpretare opere della letteratura arcaica, rimanendo un classico tra i suoi contemporanei. La sua fama di seduttore deriva principalmente dalla pubblicazione delle sue memorie, l’Histoire de ma vie, che rivelano aneddoti scandalosi e galanti, alimentando un mito che è sopravvissuto nei secoli. Tuttavia, queste memorie vennero censurate fino al 1962, all’interno di un contesto culturale bigotto durante la Restaurazione, il che ne ha limitato l’accesso e la visibilità iniziale.

Scoperto dopo la morte, il Casanova letterato è emerso come una figura complessa, ben distante dall’immagine del libertino impenitente. Le sue opere rivelano una mente acuta, capace di affrontare temi e questioni del suo tempo con una penna raffinata e spesso provocatoria. All’interno della sua produzione, emergono i poemi e le traduzioni, arricchendo il panorama culturale europeo del suo tempo e dimostrando l’ampiezza della sua formazione intellettuale, che non si limitò semplicemente alla seduzione.

L’educazione e le radici familiari

Casanova proveniva da una famiglia modesta; suo padre, Gaetano, era un attore comico, mentre sua madre, Zanetta Farussi, era un’attrice di commedia. Nonostante le origini umili, venne avviato da una nobiltà locale agli studi classici, grazie alla famiglia Grimani, proprietaria del teatro in cui si esibivano i suoi genitori. Questa esposizione precoce alla cultura e alle arti, insieme alla sua intelligenza e curiosità, lo condusse a ottenere una laurea in legge, un traguardo che molti consideravano sorprendente per una persona delle sue origini.

Si narra che le voci del popolo lo avessero etichettato come il frutto di un legame adulterino tra Zanetta e Michele Grimani, un patrizio locale. Questa diceria, oltre a dipingere il suo sangue come un misto di nobiltà e povertà, arricchisce il mito di Casanova, poiché la sua altezza – come quella di Grimani – lo rendeva unico tra gli uomini dell’epoca. Le sue esperienze formative hanno quindi disegnato una figura complessa, pronta ad affrontare l’ascendente società europea.

Un’opera letteraria rinnovata

Tra le illustri opere di Giacomo Casanova emerge il suo lavoro di traduttore e poeta. Tra i suoi contributi più notevoli ci sono le due traduzioni dell’Iliade di Omero, una in lingua toscana e l’altra in veneziano. La versione veneziana, pubblicata nel 1775, non ha goduto dello stesso riconoscimento della traduzione in toscano e, nonostante ciò, rimane una testimonianza della versatilità del suo ingegno letterario.

Questa traduzione fu concepita come un tentativo di ottenere il perdono dal Doge per la sua clamorosa fuga dai Piombi molti anni prima. La riscoperta di questo manoscritto, avvenuta negli anni Novanta del secolo scorso, ha portato alla pubblicazione, grazie al lavoro e alla passione dell’editore veneto Albert Gardin, che ha rintracciato il documento all’Archivio Centrale di Praga. Gardin racconta l’emozione di aver lavorato direttamente sui manoscritti, affermando come la bellezza dello stile di Casanova possa essere comparata a quella di autori come Carlo Goldoni e Giorgio Baffo.

L’interesse nei confronti dell’Iliade in veneziano ha conosciuto un rilancio significativo dal 1997, quando Gardin ha presentato l’opera arricchendo la percezione del Casanova letterato. Nonostante siano giunti solo i primi tre libri, il lavoro di traduzione riflette la perfetta padronanza della lingua veneziana da parte dell’autore. La qualità della sua poesia e la ricchezza dei suoi versi continuano a catturare l’attenzione di studiosi e appassionati fino ai giorni nostri.

Giacomo Casanova, quindi, non è solo l’emblema di un libertinaggio spudorato, ma una figura poliedrica il cui impatto sulla cultura e sulla letteratura è innegabile. Con il centenario della sua nascita, l’attenzione rivolta alla sua opera non può che crescere, riscoprendo un protagonista di un’epoca che ha plasmato il destino dell’Europa.

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