Il mondo del salto in alto tiene con il fiato sospeso per l’atleta italo-americano GIANMARCO TAMBERI, che si prepara ad affrontare la finale di Parigi. Con un mix di esperienze recenti, tra sfide e difficoltà, Tamberi racconta come intende affrontare l’atteso evento. Le sue parole rivelano non solo la determinazione, ma anche un profondo attaccamento al pubblico e alle esperienze passate.
Ripartire dopo le difficoltà: le parole di Tamberi
GIANMARCO TAMBERI, dopo aver ottenuto il pass per la finale di salto in alto a Parigi, ha dichiarato con determinazione: “Appena girerò l’angolo azzererò tutto”. Le sue parole trasmettono il messaggio che è fondamentale ripartire da ciò che si era prima delle recenti difficoltà. Il suo ottimismo risuona quando aggiunge: “Sabato avrò le energie giuste”. Queste affermazioni ci mostrano un atleta che, nonostante le tensioni e le frustrazioni legate alle competizioni, è pronto a rimettersi in gioco con l’atteggiamento giusto.
Tamberi ha espresso la sua delusione per l’andamento recente: “Quello che ho fatto lo lascio qui, oggi è stato un disastro”. La frustrazione è palpabile, ma la sua volontà di superare questo momento critico è evidente. È un atleta che sa bene che ogni gara è una nuova opportunità e che i risultati passati non devono condizionare le prestazioni future.
Assumere la responsabilità per il suo stato attuale è parte del suo processo di crescita. “A parte la voglia di fare, il resto non esisteva”. Queste parole chiariscono come l’atteggiamento mentale possa influenzare profondamente le prestazioni atletiche, una consapevolezza che Tamberi ha sicuramente coltivato nel tempo.
L’emozione del pubblico: un legame speciale
Una parte fondamentale del viaggio di Tamberi è il legame emotivo con il suo pubblico. Ricordando esperienze passate, l’atleta si è commosso all’idea di avere amici e sostenitori presenti in finale: “A Rio tanti amici presero il biglietto per vedermi ed erano in tribuna con me col gesso”. Questi ricordi lo collegano a momenti di gioia e di condivisione che fanno parte della sua vita sportiva.
La pandemia ha cambiato le dinamiche delle competizioni e l’assenza del pubblico a Tokyo ha rappresentato una privazione per molti atleti. Tamberi riflette su questo aspetto, sottolineando che “a Tokyo non potevano venire per il covid e tre giorni fa il ricovero”. Queste frasi sono una testimonianza della lotta contro le avversità non solo fisiche, ma anche emotive. È in questo traspare la sua vulnerabilità e il bisogno di condividere successi e frustrazioni con le persone che lo supportano.
Attualmente, l’idea di avere il pubblico presente durante la finale di Parigi si traduce in nuove speranze. Tamberi afferma: “Ho vissuto due giorni di incubo, sembrava il destino, ma sabato ci saranno e io sarò in pedana”. Le sue parole evidenziano come la presenza del pubblico possa fornire motivazione e energia, elementi indispensabili in una gara di alto livello.
La mentalità da campione: senza aspettative ma con un sogno
Il percorso di GIANMARCO TAMBERI è segnato da sfide costanti e la sua attitudine positiva nei confronti dell’incertezza emerge chiaramente. “Nulla va bene adesso ma se penso al mio passato è una cosa che è sempre successa”. Questa affermazione rivela una delle chiavi del suo approccio mentale: vedere la speranza anche nei momenti più bui.
Il futuro si presenta come una tela bianca, su cui Tamberi intende dipingere il suo sogno. “Questa è la speranza: che come al solito tutto vada al suo posto e qualche cosa possa cambiare”. L’assenza di aspettative per la finale sembra essere una strategia consapevole; il campione sa che la pressione esterna può risultare opprimente e preferisce concentrarsi sulle sue capacità, rafforzando la sua determinazione.
“Io ho lavorato tantissimo e ho sacrificato la mia vita per questa gara”. Le parole dell’atleta illustrano il prezzo del successo nello sport: dedizione, sacrifici e un impegno costante. La consapevolezza che non ci saranno regali nella finale di Parigi è chiara e Tamberi lo sa bene. Infatti, ribadisce la forza degli avversari: “Sarà durissima perché i miei avversari sono forti”.
Nell’ultima parte, emerge il profondo rispetto che nutre per i suoi concorrenti. La competizione, infatti, è vista come un’opportunità per dimostrare il proprio valore e per affrontare le sfide di petto. Con determinazione e preparazione, GIANMARCO TAMBERI è pronto a lanciarsi verso la finale di Parigi, portando con sé il sogno di eccellere e di realizzare il suo potenziale.
Ultimo aggiornamento il 7 Agosto 2024 da Laura Rossi