La disputa commerciale tra Stati Uniti e Giappone si concentra sulle normative che regolano l’importazione delle automobili. Tokyo sta considerando modifiche alle procedure di ispezione imposte sui veicoli americani, in risposta alle pressioni di Washington. I negoziati tra i due Paesi procedono con l’obiettivo di evitare un’escalation tariffaria che potrebbe avere effetti rilevanti su entrambe le economie.
il nodo delle ispezioni alle auto importate dagli stati uniti
Il governo giapponese ha messo sotto esame le regole che disciplinano le ispezioni per le auto importate dagli Stati Uniti. Queste procedure, ritenute dagli Usa troppo severe, ostacolano l’accesso ai veicoli americani nel mercato giapponese. Le auto prodotte negli Stati Uniti sono già state sottoposte a controlli approfonditi sulle emissioni e a standard rigorosi nel loro Paese di origine, ma in Giappone devono superare ulteriori verifiche. Il risultato è una sorta di barriera che limita le importazioni, uno degli elementi al centro delle critiche mosse dall’amministrazione Trump.
esempio europeo come modello
La possibile revisione delle regole si appoggia all’esempio europeo. In particolare, il Giappone sta considerando l’introduzione di un sistema simile a quello adottato per i veicoli europei, dove le procedure di verifica si basano su un quadro comune di sicurezza e sono semplificate rispetto a quelle attuali per le auto americane. Questa soluzione potrebbe permettere un ingresso più agevole delle automobili statunitensi, riducendo formalità e tempi legati ai controlli.
il contesto della tensione commerciale e le tariffe imposte da washington
I negoziati giapponesi sono scattati dopo che l’amministrazione Trump ha imposto dazi del 25% sulle auto importate dal Giappone a partire dal 3 aprile 2025. Contestualmente, è stata fissata una tariffa del 10% su quasi tutti i prodotti giapponesi importati negli Usa, applicata dal 5 aprile. Questi provvedimenti hanno scatenato un clima teso tra i due Paesi, con il rischio di un escalation di misure protezioniste.
tregua di 90 giorni
Per ora, ulteriori aumenti tariffari reciproci sono stati sospesi per 90 giorni. Questo periodo di tregua rappresenta un’opportunità per approfondire le trattative e cercare soluzioni condivise, come quelle sulle ispezioni auto. Ryosei Akazawa, capo negoziatore nipponico e uomo di fiducia del premier Ishiba, ha guidato gli incontri a Washington la settimana scorsa. Il suo ruolo punta a ricercare compromessi che evitino conflitti duraturi nel commercio bilaterale.
barriere non tariffarie su altri prodotti e pressione statunitense
Le difficoltà tra Giappone e Usa non si limitano alle automobili. Washington denuncia l’esistenza di barriere non tariffarie che restringono l’accesso ai mercati giapponesi in vari settori, tra cui quello agricolo. Un esempio significativo riguarda prodotti come riso, carne bovina, ortofrutta, patate e frutti di mare. Questi beni, pur soggetti a restrizioni giustificate da norme e controlli, sono considerati dagli Usa come ostacoli commerciali che danneggiano la concorrenza.
rapporto del rappresentante commerciale statunitense
Nel rapporto di marzo 2025, l’ufficio del rappresentante commerciale statunitense ha evidenziato l’elenco dettagliato di prodotti protetti da requisiti giapponesi ritenuti non giustificati. Il Giappone sostiene la necessità di salvaguardare la sicurezza alimentare e le abitudini di consumo locali, mantenendo norme sanitarie e di qualità . Però il premier Ishiba ha riconosciuto la complessità della situazione e ha incaricato i ministri competenti di valutare misure in grado di avvicinare i due Paesi e prevenire tensioni maggiori.
uno sguardo al futuro delle relazioni commerciali tra giappone e stati uniti
Il calendario negoziale prevede un nuovo round di incontri entro la fine del mese corrente. Obiettivo di Tokyo è trovare un compromesso rapido per ridurre le tensioni e salvaguardare gli scambi economici con gli Stati Uniti, uno dei partner commerciali più importanti. Le decisioni che emergeranno saranno cruciali non solo per il settore automobilistico ma anche per un’ampia gamma di prodotti che ruotano intorno a interessi strategici di entrambe le nazioni.
standard, controlli e decisioni politiche
La sospensione temporanea delle tariffe offre uno spazio utile per definire nuove regole. Al centro restano standard e controlli, percepiti come barriere ma anche strumenti di difesa di mercati interni e consumatori. La delicatezza delle discussioni è confermata dal coinvolgimento diretto del primo ministro Ishiba, che segue da vicino ogni sviluppo per evitare che la contesa commerciale metta a rischio equilibri economici e politici consolidati.
«È fondamentale trovare un equilibrio che tuteli gli interessi di entrambe le nazioni, senza compromettere i rapporti bilaterali» ha commentato un esperto di commercio internazionale.