La caccia all’uomo è iniziata dopo che la Corte di Cassazione ha definitivamente confermato l’ergastolo per Giacomo Bozzoli, colpevole dell’omicidio dello zio Mario e della macabra distruzione del suo cadavere in un forno di una fonderia a Marcheno, in provincia di Brescia. I carabinieri hanno fatto irruzione nella sua abitazione sulle sponde del Lago di Garda per eseguire la sentenza, ma il fuggitivo era sparito nel nulla.
La fuga dell’ergastolano
Dopo nove anni di latitanza, l’uomo condannato a scontare l’ergastolo ha deciso di sottrarsi alla giustizia, mantenendo la sua libertà nell’attesa dell’esito definitivo del processo.
L’inasprimento della condanna
I giudici della prima sezione penale di Piazza Cavour hanno respinto il ricorso presentato dagli avvocati di Bozzoli contro la sentenza della Corte d’Assise di appello di Brescia del 17 novembre 2023. La decisione della Corte d’Assise del 30 settembre 2022, che aveva inflitto all’imputato l’ergastolo e un anno di isolamento diurno, è stata confermata.
L’operazione di ricerca
Le forze dell’ordine, scese in campo per rintracciare il fuggiasco, stanno concentrando i propri sforzi per individuarlo e portarlo di fronte alla giustizia, mettendo fine alla sua fuga durata così a lungo.
Approfondimenti
- Corte di Cassazione: È il massimo organo della giurisdizione ordinaria italiana ed è competente a decidere sulle questioni di legittimità costituzionale, nonché a giudicare in ultima istanza sulle sentenze emesse dalle corti d’appello. La sua decisione finale ha confermato l’ergastolo per Giacomo Bozzoli.
Giacomo Bozzoli: È il protagonista dell’articolo, condannato all’ergastolo per l’omicidio dello zio Mario e la successiva distruzione del suo cadavere. Dopo la conferma della condanna, è riuscito a fuggire e da allora è scomparso.
Mario: È lo zio di Giacomo Bozzoli, la vittima dell’omicidio che ha portato alla condanna dell’ergastolano.
Marcheno: È un comune italiano della provincia di Brescia, luogo in cui è avvenuto l’omicidio e il macabro episodio della distruzione del cadavere.
Brescia: È una città della Lombardia, capoluogo della provincia omonima, dove si è svolto il processo contro Giacomo Bozzoli e dove è stata emessa la sentenza di condanna all’ergastolo.
Carabinieri: È un corpo di polizia italiana ad ordinamento militare, coinvolto nella cattura dell’ergastolano Bozzoli.
Lago di Garda: È il più grande lago d’Italia e si trova tra le regioni Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige. Nelle vicinanze di questo lago si è svolta la caccia all’uomo per catturare Giacomo Bozzoli.
Piazza Cavour: È una delle principali piazze di Roma. Nella narrazione, si fa riferimento alla prima sezione penale che ha respinto il ricorso presentato dagli avvocati di Bozzoli.
Corte d’Assise: È un organo giudiziario italiano che si occupa di giudicare i reati più gravi. La Corte d’Assise di appello di Brescia ha emesso la sentenza contro Bozzoli, confermata poi dalla Corte di Cassazione.
Forze dell’ordine: Si riferisce alle varie forze di polizia coinvolte nella caccia e nella ricerca dell’ergastolano fuggitivo Giacomo Bozzoli. La loro missione è individuarlo e portarlo di fronte alla giustizia.