In occasione del Giorno della Memoria del 2025, il sopravvissuto genovese ai lager nazisti Gilberto Salmoni ha preso parte a un evento significativo, coinvolgendo numerosi studenti delle scuole liguri. L’incontro, svoltosi a Palazzo Tursi e intitolato “La vita spezzata“, ha messo in luce l’importanza della memoria storica, permettendo ai partecipanti di ascoltare un racconto straordinario e toccante sulla vita durante l’Olocausto.
L’importanza della memoria storica
L’evento è stato organizzato dall’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea ‘Raimondo Ricci’, insieme all’Ufficio scolastico regionale per la Liguria e alla presidenza del Consiglio comunale di Genova. Gilberto Salmoni ha condiviso la sua esperienza, stratificata di emozione e insegnamenti, ricordando i tempi bui delle leggi razziali. L’incontro ha offerto agli studenti l’opportunità di dialogare direttamente con un testimone di quegli eventi, indirizzando domande che hanno dato luogo a risposte penetranti e ricche di significato.
Durante l’incontro, il presidente del Consiglio comunale Carmelo Cassibba ha evidenziato il valore cruciale di questa testimonianza. La sua considerazione sulla concomitanza dell’evento con l’annuncio di una possibile tregua a Gaza sottolinea come il ricordo dell’Olocausto si intrecci con la riflessione sul presente. Cassibba ha dichiarato che la storia di Salmoni è una lezione fondamentale, poiché ricorda le terribili conseguenze dell’odio e della discriminazione. Il messaggio che si evince è chiaro: affrontare e riconoscere questi meccanismi è essenziale per combatterli.
La gioventù come custode della memoria
Il coinvolgimento dei giovani nella celebrazione della memoria storica non è solo simbolico, ma rappresenta un passo fondamentale per garantire che tali eventi non cadano nell’oblio. La presenza attiva degli studenti è stata sottolineata dal presidente dell’IIscrec Mino Ronzitti, che ha riportato la storia di Liana Segre e Gilberto Salmoni, entrambi privati della loro infanzia dalle leggi razziali. La narrazione di come questi due bambini furono allontanati dalle loro scuole e dalle loro vite sottolinea le conseguenze devastanti di ideologie inique.
Ronzitti ha spiegato che né Salmoni né Segre potevano comprendere il razzismo e la sua brutalità in tenera età , e ciò evidenzia l’assurdità delle persecuzioni subite. La deportazione ad Auschwitz Birkenau e Buchenwald ha segnato le loro vite in modi irreversibili. La speranza è che attraverso queste testimonianze, le nuove generazioni possano imparare a riconoscere e combattere ogni forma di discriminazione.
L’eredità di una testimonianza vivente
Il dialogo tra Gilberto Salmoni e gli studenti non è stato solo un momento di ascolto, ma anche un’opportunità di avvicinamento e interazione. Domande e risposte hanno alimentato un clima di apertura al confronto e alla riflessione personale, rendendo il racconto di Salmoni ancora più impattante. Attraverso le sue parole, il sopravvissuto ha trasmesso un messaggio potente: senza la memoria, il futuro è a rischio di ombre inquietanti.
Il Giorno della Memoria 2025 rappresenta così non solo una celebrazione ma anche un invito a tutti, giovani e adulti, a mantenere vivo il ricordo delle ingiustizie del passato. Attraverso il racconto di chi ha vissuto sulla propria pelle le atrocità , emerge la necessità di costruire una società più consapevole. Le generazioni attuali hanno la responsabilità di onorare queste storie per promuovere una cultura di rispetto e inclusione, affinché simili tragedie non si ripetano mai più.
Ultimo aggiornamento il 16 Gennaio 2025 da Sara Gatti