Il porto di Gioia Tauro sta mettendo in atto misure per migliorare le proprie performance interne. Un passo significativo in questa direzione è stato il completamento della struttura polifunzionale di controllo frontaliera, nota anche come Pcf – Punto Ped/Pdi. Questa nuova infrastruttura consentirà di concentrare i controlli e le relative analisi all’interno di un’unica area, ottimizzando così le operazioni portuali. L’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio ha comunicato ufficialmente questi sviluppi.
Completamento dei lavori e obiettivi della nuova struttura
I lavori per la realizzazione della nuova struttura polifunzionale si sono appena conclusi e rappresentano un tassello fondamentale per l’efficienza operativa del porto. Realizzata secondo le linee guida del Regolamento Ue 2017/625, la nuova area si propone di centralizzare i controlli sugli alimenti e sui mangimi, oltre a rispettare le normative nazionali in materia di salute e benessere animale. Inoltre, il progetto mira a garantire ispezioni adeguate sui prodotti fitosanitari. La centralizzazione dei controlli nella nuova struttura permette di gestire operazioni più rapide e coordinate, fondamentali per mantenere alto lo standard di qualità e sicurezza all’interno del porto, già centrale nei traffici commerciali internazionali.
Servizi e aree dedicate all’interno della struttura
La struttura occupa un’area di 4000 metri quadri ed è composta da tre capannoni disposti in 34 moduli prefabbricati. Di questi, 22 saranno riservati all’attività del posto di controllo frontaliero, mentre sei moduli saranno destinati al servizio fitosanitario regionale. Ulteriori tre moduli verranno utilizzati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e altri tre dalla Guardia di Finanza. Questa disposizione logistica è pensata per assicurare un’integrazione fluida tra i diversi enti coinvolti nelle operazioni portuali.
Investimenti e futuro della struttura
Il valore dell’intervento è stato pari a 2,7 milioni di euro, con i lavori affidati alla ditta F.M.B. Tubes srl, che guida un consorzio di imprese. Inoltre, a breve, si prevede la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra l’Autorità di Sistema portuale e il Ministero della Salute. Questo accordo garantirà la gestione del centro polifunzionale al Ministero, attraverso le sue strutture periferiche. L’affidamento della gestione segnerà un passo avanti nella conformità alle normative sanitarie e contribuirà a rafforzare la sicurezza pubblica.
Impatto sulle operazioni portuali e sulla salute pubblica
La posizione strategica del porto di Gioia Tauro nel contesto dei traffici internazionali pone l’accento sulla necessità di un monitoraggio sanitario efficiente delle merci. La salute pubblica nelle merci destinate al consumo alimentare, sia di origine animale che vegetale, è un aspetto cruciale che viene ora meglio garantito grazie alla nuova struttura. L’attività di controllo, ora centralizzata, consentirà di prevenire il rischio di contaminazione e l’immissione al consumo di prodotti non conformi alle normative sanitarie.
Il porto di Gioia Tauro può dunque proseguire sulla strada del miglioramento e della crescita, puntando su una gestione più efficiente e sicura delle operazioni portuali.