Gioia Tauro: Pensionato denuncia inefficienze nel sistema sanitario per l’assistenza alla figlia disabile

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Gioia Tauro: Pensionato denuncia inefficienze nel sistema sanitario per l’assistenza alla figlia disabile - Fonte: Imolaoggi | Gaeta.it

La storia di Domenico Luccisano di Gioia Tauro rappresenta un triste riflesso delle difficoltà affrontate da molte famiglie italiane nella gestione delle cure per i propri cari con disabilità. Questo pensionato di 68 anni ha condiviso con l'ANSA la sua odissea per ottenere un'assistenza adeguata per la figlia trentacinquenne, Rita Erika, affetta da gravi limitazioni motorie e costretta a vivere su una sedia a rotelle. Questo articolo esplora la sua esperienza e mette in luce alcune delle carenze del servizio sanitario locale.

La difficile situazione di Rita Erika

Un dramma quotidiano

Rita Erika, oggi 35 anni, rappresenta un caso di difficoltà umanamente inaccettabile. La giovane donna, che non ha mai potuto camminare, ha recentemente sviluppato una piaga da decubito. Questa condizione ha portato a notevoli disagi, non solo fisici, ma anche emotivi per la famiglia. Secondo le parole di Domenico Luccisano, la ferita sta aumentando di dimensioni e senza un’adeguata cura c’è il serio rischio di infezione che potrebbe portare a complicazioni letali, come la setticemia.

"È un incubo," afferma Luccisano. "Ogni giorno ci troviamo a fronteggiare non solo le sofferenze di Rita, ma anche le difficoltà burocratiche e logistiche di un sistema che non sembra rispondere ai bisogni dei cittadini."

La questione delle cure

Per curare efficacemente la piaga, Luccisano ha bisogno di dispositivi medici e medicinali specifici, la cui fornitura deve essere autorizzata da un medico specialista dell’Azienda sanitaria provinciale. Questo passaggio burocratico, meno tempestivo di quanto necessario, ha costretto Luccisano a recarsi periodicamente a Palmi per ottenere una semplice approvazione, aggiungendo stress e incomprensibili lunghe attese a una situazione già precaria.

La necessità di recarsi a Taurianova per ritirare il materiale sanitario necessario ha ulteriormente complicato le cose, poiché il pensionato ha riscontrato sin dalla prima fornitura dei rilevanti ritardi. "Ho aspettato più di un mese solo per ricevere tutto il materiale e, da quel momento, è sempre mancato qualcosa," lamenta. Non avendo alternative, Luccisano è stato costretto a coprire di tasca sua i costi per i presidi sanitari.

Il grido di una realtà silenziosa

La frustrazione di una lotta solitaria

Le parole di Domenico Luccisano raccontano di una realtà in cui molte famiglie si trovano in situazioni simili, senza possibilità di esprimere la loro frustrazione. "Molte persone non parlano dei loro problemi, ma questo non rende la situazione accettabile," aggiunge Luccisano. Il servizio di assistenza domiciliare integrata, che copre 33 comuni della Piana di Gioia Tauro, è spesso inadeguato e le lunghe attese possono trasformarsi in un calvario per chi cerca supporto.

Il disinteresse e la rassegnazione della comunità locale complicano ulteriormente la questione. "Ognuno sembra subire senza cercare di migliorare le cose," rileva Luccisano, indicativo di una cultura di silenzio che prevale per paura di ritorsioni o semplicemente per disillusione. La sua decisione di protestare pubblicamente scaturisce dal desiderio di una migliore assistenza e di maggiore attenzione da parte del sistema sanitario.

Le visite ai specialisti

Recentemente, Luccisano ha dovuto affrontare una nuova sfida: per garantire le cure necessarie alla figlia, ha scelto di intraprendere un viaggio fino a Vibo Valentia, una città a parecchi chilometri di distanza. "Ho dovuto far visitare mia figlia da un chirurgo, per sicurezza. È inaccettabile che si arrivi a tali estremi, costretti ad affrontare distanze significative per ricevere cure mediche adeguate," spiega, frustrato, Luccisano.

Nonostante il personale sanitario spesso manifesti il proprio dispiacere per le difficoltà riscontrate dai pazienti, queste parole raramente si traducono in azioni concrete. Luccisano, dopo anni di lotte e attese, esprime una profonda nausea di fronte a una situazione che sembra non migliorare. "Mi rendo conto che il settore sanitario ha problemi in tutto il paese, ma la Calabria sembra aver superato ogni limite di tolleranza," conclude, rimanendo in attesa di un cambiamento reale e significativo.

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