Giorgia Meloni incontra il sindaco di Amatrice: dieci richieste per ricostruire e rilanciare l'Appennino centrale

Giorgia Meloni incontra il sindaco di Amatrice: dieci richieste per ricostruire e rilanciare l’Appennino centrale

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Giorgia Meloni incontra il sindaco di Amatrice: dieci richieste per ricostruire e rilanciare l'Appennino centrale - Gaeta.it

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato a Palazzo Chigi il sindaco di Amatrice, Giorgio Cortellesi, per affrontare le problematiche legate alla ricostruzione e allo sviluppo della zona, a otto anni dal devastante terremoto che ha colpito la regione. Nella lettera aperta del sindaco, risalente ai giorni precedenti, sono state enfatizzate le urgenze e le necessità del territorio, dove il post-sisma continua a farsi sentire in modo pesante.

La priorità della rinascita economica e sociale

Durante il colloquio, la premier Meloni ha sottolineato che “la rinascita economica e sociale dell’Appennino centrale è una priorità assoluta dell’Esecutivo”. Questo messaggio ha rappresentato un segno di speranza per gli abitanti delle zone più colpite, come Amatrice, che oggi affrontano sfide significative legate a sfollati e spopolamento. Meloni, che ha da poco ripreso le sue attività lavorative dopo le vacanze estive, ha voluto dimostrare concretamente il proprio supporto al sindaco e alla popolazione locale. La nota di Palazzo Chigi riporta la volontà del Governo di completare celermente la ricostruzione, evidenziando la necessità di un forte e coordinato contributo da parte delle istituzioni locali.

Il sindaco Cortellesi ha espresso gratitudine per l’attenzione ricevuta e per la rinnovata promessa di impegno del governo. L’incontro si inserisce nel contesto delle celebrazioni per l’ottavo anniversario del sisma, un momento cruciale per riflettere sul percorso di ricostruzione e sulle difficoltà ancora presenti.

Le dieci richieste dell’amministrazione di Amatrice

Nel corso dell’incontro, il sindaco Cortellesi ha presentato un elenco di dieci richieste mirate a migliorare le condizioni del territorio e a facilitare la ricostruzione. In un colloquio di circa quaranta minuti, Meloni ha ascoltato con attenzione le varie problematiche, prontamente annotando le questioni da trasferire ai diversi Ministeri competenti. Tra i nomi più citati figurano quelli di Giorgetti e Musumeci, a cui è demandata la responsabilità di fornire risposte concrete alle esigenze del Comune di Amatrice.

Le richieste presentate includono misure pratiche e politiche, con un focus particolare su temi economici, sociali e normativi, che potrebbero definire un nuovo corso per la rinascita delle aree appenniniche. Un elemento centrale richiesto dal sindaco è la necessità di un’interlocuzione costante con il Governo per garantire la rapidità e l’efficacia degli interventi, in modo da stimolare anche il ritorno degli sfollati.

La zonizzazione economica e i tempi certi per la ricostruzione

Uno dei punti salienti del confronto è stato la richiesta di istituire una Zona Economica Speciale nell’area di Amatrice, che godrebbe di fiscalità agevolata. Questa proposta si rivolge in particolare ai comuni di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, gravemente danneggiati dal sisma del 24 agosto 2016. I sindaci di questi territori hanno sollecitato sgravi fiscali e incentivi per attrarre investimenti, segnalando la necessità di sostegno per le aziende esistenti e per incentivare l’imprenditorialità.

Attualmente, l’area dell’Alto Lazio non beneficia della ZES unica del Mezzogiorno, che si estende solo fino a una porzione del territorio abruzzese. È evidente che per il recupero economico della regione, la creazione di una ZES o di una Zona Logistica Speciale rappresenti una priorità non più procrastinabile. Questo appello era già stato sollevato da diverse associazioni imprenditoriali e ripreso dal Commissario straordinario per la ricostruzione, Guido Castelli, in un’intervista a un importante quotidiano.

Stato della ricostruzione e future prospettive

A otto anni dalle devastanti scosse di terremoto, i segni di ricostruzione cominciano a manifestarsi sul territorio, principalmente attraverso la visibilità di nuove gru che segnalano lavori in corso. Tuttavia, il recupero dei centri storici, cuore della vita e della cultura dei paesi, risulta essere particolarmente difficile, con molte aree ancora dichiarate zona rossa e in attesa di demolizioni o di rimozione delle macerie.

Il sindaco Cortellesi ha messo in evidenza, nel dialogo con la premier, l’importanza di stabilire regole e scadenze precise per completare i lavori di ricostruzione. La situazione attuale, caratterizzata da incertezze e ritardi, mette a rischio non solo la stabilità economica dell’area, ma anche la qualità della vita degli abitanti, che chiedono una risposta chiara e immediata dalle istituzioni. La conversazione tra Meloni e Cortellesi segna un passo importante nel processo di riconoscimento delle difficoltà vissute dai territori colpiti, con l’obiettivo di definire un percorso di rinascita concreta e sostenibile.

  • Armando Proietti

    Armando è un giovane blogger esperto di cronaca e politica. Dopo aver studiato Scienze Politiche, ha avviato un blog che analizza e commenta gli eventi politici italiani e internazionali con uno stile incisivo e informativo, guadagnandosi la fiducia di un vasto pubblico online.

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