La mostra dedicata a Giorgio Morandi, attualmente in corso presso la galleria Mattia De Luca di New York, si distingue per un inedito ritrovamento che riporta l’attenzione sul geniale artista bolognese. All’interno del percorso espositivo, si trova un ritratto della sorella maggiore Anna, riemerso sul retro di un dipinto del 1915. Questa scoperta offre un nuovo spunto di riflessione sull’opera di Morandi e sulla sua vita personale, accendendo i riflettori su una carriera influente ma ancora poco riconosciuta a livello commerciale e critico.
Un ritratto di famiglia e il contesto storico
La mostra “Tempo Sospeso” non è solo una vetrina dell’arte di Morandi, ma anche una celebrazione della sua biografia. Il ritratto di Anna, realizzato in uno stile che richiama il semi-astrattismo cubista, è stato prestato dal museo di arte contemporanea di Siegen, in Germania. La collezionista Barbara Lambrecht ha messo a disposizione quest’opera inedita, arricchendo l’esposizione con un pezzo che offre uno sguardo intimo sulla vita del pittore.
Durante il periodo in cui Anna lottava contro una malattia, la famiglia Morandi si trasferì a Grizzana, un paesino appenninico conosciuto per la sua “aria buona”. Qui, Giorgio trovò ispirazione per molte delle sue opere, aprendo la finestra della sua casa per catturare le essenze del paesaggio circostante. La sua capacità di trasformare i luoghi della sua vita privata in soggetti artistici è una delle chiavi del suo linguaggio visivo, rendendo le sue opere uno specchio della sua esistenza e delle sue relazioni familiari.
La mostra a New York: un importante evento artistico
La galleria Mattia De Luca porta a New York oltre 60 opere di Morandi, datate tra il 1913 e il 1964, un omaggio significativo alla sua eredità artistica. Queste opere, in parte mai esposte oltre oceano, rappresentano uno dei rari eventi dedicati al pittore italiano negli Stati Uniti dalla celebre esposizione realizzata nel 2008 dal Met. La mostra rimarrà aperta fino al 26 novembre e offre un’opportunità unica per i visitatori di ammirare la versatilità di Morandi, dal trattamento degli oggetti quotidiani ai paesaggi evocativi.
In esposizione ci sono anche opere di grande importanza storica, poiché solo cinque dei pezzi sono in vendita, il che testimonia l’importanza di mantenere l’integrità della collezione. La varietà degli stili e delle tecniche presenti nelle opere di Morandi riflette la sua evoluzione artistica e il suo continuo viaggio nella ricerca della bellezza attraverso forme semplici.
L’eredità di Morandi e la sua importanza contemporanea
L’opera di Morandi, come evidenziato da Marilena Pasquali, curatrice della mostra, risponde a un bisogno contemporaneo di raccoglimento e meditazione. La sua arte invita a formulare una realtà che, anche se apparentemente neutra, è intrisa di umanità e profondità. Morandi ha prodotto circa 1.350 dipinti e più di 130 acqueforti, molti dei quali sono ora parte delle collezioni più prestigiose al mondo, come il MoMA, il Guggenheim e l’Ermitage.
Non solo la sua arte è stata ammirata durante la sua vita, ma ha influenzato anche generazioni di artisti, da Frank Gehry a John Baldessari. La presenza delle sue opere in film iconici come “La Dolce Vita” di Fellini testimonia ulteriormente la rilevanza della sua estetica nel panorama culturale. La mostra a New York, quindi, non solo offre uno spaccato della fruttuosa carriera di Morandi, ma stimola anche una rinnovata riflessione sul suo significato nell’attuale contesto artistico globale.
Ultimo aggiornamento il 1 Ottobre 2024 da Sara Gatti