Il Consiglio regionale delle Marche ha dedicato una seduta aperta alla Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne, un momento di riflessione e impegno collettivo. Sotto la guida del presidente Dino Latini, l’Aula ha accolto vari interventi volti ad affrontare la gravità del fenomeno con dati, testimonianze e proposte concrete.
L’importanza della comunità e della famiglia
Durante gli interventi, Latini ha evidenziato il ruolo cruciale della famiglia come primo nucleo sociale e la sua funzione nella formazione dei valori essenziali. Secondo il presidente, è nelle mura domestiche che si imparano i principi del rispetto e della cura reciproca. La famiglia, quindi, è vista non solo come luogo di affetto, ma anche come base fondamentale per costruire una società priva di violenza.
Nel suo discorso, il presidente ha sottolineato che i comportamenti quotidiani devono essere orientati alla consapevolezza che ogni violenza contro il genere femminile è un attacco all’umanità collettiva. Queste azioni sono essenziali per migliorare la qualità della vita e per avvalorare i princìpi della Costituzione, diventando un vero e proprio dovere morale.
Testimonianze e interventi di esperti
La seduta ha visto la partecipazione di diverse figure istituzionali e professionali. Tra gli interventi, quello del Commissario Capo della Questura di Ancona, dott.ssa Daniela Iscaro, che ha illustrato le strategie in atto per contrastare la violenza di genere. Al suo fianco, testimonianze di esperti del settore come la dott.ssa Margherita Carlini, rappresentante dell’Associazione Donne e Giustizia, e la dott.ssa Emanuela Zambataro, direttrice generale dell’Inps Marche, hanno messo in luce la necessità di un approccio interdisciplinare per affrontare il problema.
Hanno parlato della necessità di integrare le forze dell’ordine, le istituzioni educative e le associazioni di volontariato, sottolineando l’importanza di lavorare in sinergia per una maggiore tutela delle donne. Queste figure professionali, unendo competenze diverse, puntano a costruire un percorso che non solo deterrà gli episodi di violenza, ma supporterà anche le vittime nel loro percorso di recupero.
Presentazione dei dati sulla violenza di genere
Un momento saliente della giornata è stata la presentazione del rapporto annuale regionale sul fenomeno della violenza, che quest’anno porta l’anno 2023 nel nome del cambiamento. Le relazioni presentate da Nicola Baiocchi, per la maggioranza, e Manuela Bora, per la minoranza, offrono un quadro dettagliato sulla situazione nel territorio marchigiano. I dati evidenziano non solo i numeri preoccupanti, ma anche le azioni intraprese per migliorare la realtà attuale.
Essere a conoscenza delle statistiche consente di apprendere le aree più vulnerabili e i gruppi maggiormente colpiti. Gli studenti dell’Istituto Einstein Nebbia di Loreto, presenti in aula, hanno ricevuto questo messaggio importante su cui si basa la speranza di un futuro migliore: la formazione e l’educazione sono strumenti imprescindibili per prevenire la violenza di genere.
La chiamata all’azione
Latini ha chiuso l’incontro con un appello rivolto a tutte le istituzioni e alla società civile, invitando a non abbassare la guardia e a lavorare incessantemente affinché ogni donna possa vivere libera dalla paura. Una ferita profonda può affliggere non solo le vittime, ma l’intera comunità, sottolineando l’urgenza di un cambiamento culturale e di comportamenti responsabili.
Il richiamo del presidente è chiaro: ognuno ha un ruolo in questa battaglia, e agire con responsabilità e coraggio rappresenta la via per garantire un ambiente sicuro per tutti. La Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne non è solo un momento simbolico, ma un’opportunità per intraprendere un cammino verso una società più giusta e rispettosa.
Ultimo aggiornamento il 25 Novembre 2024 da Armando Proietti