Giornata europea contro la commercializzazione della salute: manifestazioni in tutta Italia

Giornata europea contro la commercializzazione della salute: manifestazioni in tutta Italia

Il 7 aprile si celebra la Giornata europea contro la commercializzazione della salute, con manifestazioni in tutta Italia per promuovere investimenti nella sanità pubblica e difendere il diritto alla salute.
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Giornata europea contro la commercializzazione della salute: manifestazioni in tutta Italia - Gaeta.it

Si avvicina la Giornata europea contro la commercializzazione della salute, un evento che ogni anno coinvolge diverse associazioni e attivisti in tutta Europa. Quest’anno, la data da segnare sul calendario è il 7 aprile, un lunedì che coincide con un giorno lavorativo. Di conseguenza, molte delle manifestazioni, presidi e convegni organizzati in Italia si svolgeranno principalmente sabato 5 aprile. Il punto culminante delle iniziative sarà a Bruxelles, dove si terrà una manifestazione con la partecipazione di rappresentanti di vari Paesi europei. Questi eventi rientrano nella rete europea “La Salute non è in vendita“, che quest’anno include anche una conferenza stampa al Parlamento Europeo.

Le adesioni alle manifestazioni

Numerose organizzazioni hanno già confermato la loro partecipazione alle manifestazioni italiane. Le adesioni sono arrivate da un ampio spettro di associazioni, partiti e sindacati, inclusi Arci, Cgil, Cub, Prc, Avs, M5s e Psi. La mobilitazione si concentra sull’appello a ridurre le spese militari per incrementare piuttosto gli investimenti nella sanità pubblica. Questo messaggio è diventato il fulcro del dibattito sulle politiche sanitarie nazionali, con l’intento di contrastare l’attuale situazione di vulnerabilità del diritto alla salute garantito dalla Costituzione.

Iniziative locali in Lombardia

Domani, in Lombardia, sono previste sei iniziative significative. A Milano, a partire dalle 10, si svolgerà un sit-in nelle vicinanze dell’Ufficio della rappresentanza dell’Unione Europea in piazza Santa Maria alle Grazie. Ulteriori eventi sono programmati a Brescia, Saronno , Treviglio e Legnano , tutti volti a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione della salute pubblica. In aggiunta, il 12 aprile si svolgerà una manifestazione a Gallarate per continuare a portare avanti il dibattito.

Mobilitazione in Veneto e Campania

In Veneto, domani, il Coordinamento Veneto Sanità Pubblica ha organizzato una manifestazione alla Stazione di Venezia Santa Lucia dove si discuterà in particolare della salute mentale. Allo stesso modo, in Campania, la Rete Campana per il Diritto alla Salute ha fissato un incontro al piazzale antistante la Metro Policlinico di Napoli, con inizio alle 9.30. Queste manifestazioni puntano a far emergere l’importanza delle politiche sanitarie locali, specialmente in un contesto dove molti cittadini denunciano difficoltà nell’accesso alle cure.

Eventi in altre regioni italiane

Anche nel Lazio sono previste iniziative importanti: a Roma si terrà un presidio in piazza Carlo Forlanini dalle 10, oltre a un incontro programmato per le 17 in via dei Volsci 159. In Toscana, il Coordinamento Toscano Salute Ambiente Sanità parteciperà a manifestazioni nel pomeriggio a Firenze, con attività programmate nei pressi di un cantiere. In Liguria, Medicina Democratica e la Cub apriranno un nuovo sportello per il diritto alla salute a Genova, alle 11, mentre ci saranno ulteriori manifestazioni a Savona e Carcare. In Sardegna, si è svolto oggi, alle 15:30, un evento per discutere la riorganizzazione della sanità pubblica con l’obiettivo di creare un Piano Socio Sanitario Regionale.

La situazione della salute in Italia

Marco Caldiroli, presidente di Medicina Democratica, ha evidenziato la grave minaccia al diritto alla salute, richiamando l’attenzione sull’articolo 32 della Costituzione italiana. Ha dichiarato che è necessario prendere decisioni chiare e tempestive per affrontare la drammatica condizione di tanti cittadini, specialmente delle fasce più vulnerabili. Secondo Caldiroli, l’accesso alle cure è diventato sempre più difficile a causa delle lunghe liste di attesa e della carenza di servizi sanitari adeguati sul territorio. Il suo appello è chiaro: richiede un’inversione di tendenza per rafforzare il Servizio Sanitario Pubblico, attualmente in difficoltà, piuttosto che favorire l’incremento del settore privato.

L’impegno collettivo per la difesa del diritto alla salute continua a mobilitare associazioni, cittadini e rappresentanti politici. Con le manifestazioni di questo weekend, il messaggio è chiaro: la salute non può e non deve essere oggetto di commercio.

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