La Giornata interdiocesana degli ammalati rappresenta un’importante occasione di incontro e spiritualità per centinaia di pellegrini. Il 1 settembre 2024, il Santuario della Civita, situato nella città di Itri, accoglierà i fedeli desiderosi di pregare davanti alla venerata immagine della Madonna. Questo evento, promosso dall’arcidiocesi di Gaeta, vede la partecipazione di ammalati provenienti da diverse località, unendo le diocesi in un momento di riflessione e comunità.
Il programma della giornata
Mattina: l’arrivo dei pellegrini e accoglienza
La giornata avrà inizio nelle prime ore del mattino, quando un gruppo di pellegrini proveniente da Maranola, frazione di Formia, inizierà il proprio pellegrinaggio verso il Santuario. Questo gruppo sarà seguito da pellegrini di Villa Latina, Sperlonga, Mondragone e da altri centri delle diocesi limitrofe a Gaeta. L’arrivo di ogni gruppo sarà segnato da momenti di accoglienza calorosa organizzati dagli otto sacerdoti passionisti, che da quattro decenni hanno la responsabilità di gestire il Santuario della Civita e di accompagnare i fedeli nel loro cammino spirituale.
Sin dalle prime ore del giorno, il Santuario si trasformerà in un luogo di intensa preghiera e riflessione, permettendo a ognuno di cogliere l’importanza di questa giornata dedicata agli ammalati. I partecipanti avranno così l’opportunità di unirsi in preghiera, offrendo sostegno morale e spirituale a coloro che si trovano in un momento di sofferenza.
Messa e atto di affidamento
Alle ore 12 è prevista la celebrazione della messa, presieduta da padre Antonio Rungi, attuale superiore della comunità passionista di Itri-Civita. Questo momento centrale della giornata sarà contraddistinto dall’atto di affidamento alla Madonna, un gesto che simboleggia la fiducia dei partecipanti nell’intercessione della Madre di Dio nelle loro vite e nelle loro sofferenze. La celebrazione eucaristica non è solo un momento liturgico, ma rappresenta anche un’occasione di condivisione e riflessione sul significato della sofferenza nella vita di un cristiano.
Al termine della messa, l’atmosfera di preghiera continuerà a permeare il Santuario, preparando il terreno per l’ultima celebrazione della giornata, programmata per le 18:15.
Pomeriggio: celebrazione finale e testimonianze
Celebrazione all’aperto: il momento di condivisione
La giornata si concluderà con una celebrazione finale all’aperto, guidata dal prorettore padre Giuseppe Polselli. Questa celebrazione assumerà un significato particolare, poiché sarà animata dagli stessi ammalati. Sarà un’opportunità unica per i partecipanti di esprimere la loro gratitudine e condivisione, non solo attraverso le parole ma anche tramite la presenza viva di chi vive la sofferenza quotidianamente.
Questa parte della giornata sarà dedicata anche alla condivisione di testimonianze, dove ammalati e familiari avranno l’opportunità di raccontare le proprie esperienze di fede e di guarigione. La testimonianza di chi ha ricevuto grazie attraverso la meditazione nella Madonna rappresenta un forte messaggio di speranza e di incoraggiamento per tutti i presenti.
35 anni della visita del Papa: un ricordo speciale
Quest’anno, l’evento acquista ulteriore rilevanza poiché ricorre il 35esimo anniversario della visita di Papa Giovanni Paolo II al Santuario della Civita, avvenuta il 25 giugno 1989. Durante quella visita storica, il Papa incontrò oltre 600 ammalati provenienti da diverse diocesi del Lazio e Campania. Da allora, i passionisti ogni anno si sono dedicati a promuovere la preghiera e l’accoglienza degli ammalati in questo luogo di profonda spiritualità.
La memoria di quell’incontro continua a vivere nei cuori di quanti partecipano alla Giornata interdiocesana, trasformando il Santuario in un centro di rigenerazione dello spirito e del corpo. I segni di questa spiritualità sono visibili nella sala adiacente alla Chiesa, dove sono esposti ex voto e testimonianze di grazie ricevute, sancendo l’importanza continua delle preghiere nella vita dei devoti della Madonna della Civita. Questo giorno non è solo un evento, ma una tradizione che si rinnova ogni anno, arricchendo la vita dei partecipanti e rafforzando il loro legame con la fede.
Ultimo aggiornamento il 29 Agosto 2024 da Elisabetta Cina