Giornata mondiale della consapevolezza sull'autismo: appello per azioni concrete in Abruzzo

Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo: appello per azioni concrete in Abruzzo

Il 2 aprile 2025, in occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo, le associazioni abruzzesi chiedono un tavolo permanente per affrontare le criticità e migliorare i servizi dedicati.
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Giornata mondiale della consapevolezza sull'autismo: appello per azioni concrete in Abruzzo - Gaeta.it

Il 2 aprile 2025 segnerà un’importante occasione per sensibilizzare sull’autismo. Le associazioni Autismo Abruzzo Onlus e Angsa Abruzzo lanciano un appello alla Regione per creare un tavolo permanente dedicato ai temi dell’autismo. Questo avviene in vista della Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo, che si celebra in tutto il mondo. Durante una conferenza stampa a Pescara, i rappresentanti delle associazioni hanno esposto le criticità che affliggono il territorio, sottolineando la necessità di risposte immediate e mirate.

Le criticità evidenziate dalle associazioni

Nel corso dell’incontro tenutosi allo Spazio Colonna di Pescara, il presidente di Angsa Abruzzo, Alessandra Portinari, insieme a Dario Verzulli di Autismo Abruzzo Onlus, ha delineato una serie di problematiche che affliggono le persone con autismo in Abruzzo. Tra le questioni principali emerse vi sono le difficoltà nella rete emergenza e urgenza, l’accesso a servizi di salute orale per pazienti non collaboranti, le lunghe liste d’attesa per le valutazioni e le terapie, e l’integrazione socio-sanitaria, fondamentale per il benessere delle famiglie interessate.

L’incontro ha anche messo in luce la necessità di garantire l’accesso alle cure ospedaliere e alla prevenzione, aree in cui si registra una preoccupante mancanza di risorse adeguate. In particolare, i rappresentanti delle due associazioni hanno sottolineato come la mobilità passiva, cioè il ricorso a servizi fuori regione, possa costare fino a 10 milioni di euro. Questo per sottolineare che i bisogni esistenti richiedono un intervento urgente e ben programmato.

Proposte per un futuro migliore

Le associazioni, in risposta alle criticità, hanno avanzato una serie di proposte da considerare per il triennio 2025-2027. Tra queste emerge l’idea di istituire un tavolo regionale permanente, che parta dalle reali necessità delle famiglie e individui con autismo e costruisca una programmazione a lungo termine. La richiesta di un “riequilibrio delle strutture sul territorio” è cruciale, prevedendo l’apertura di nuovi centri diurni e residenziali, in modo da garantire assistenza e supporto continui.

La proposta di una “massiccia attività di prevenzione” è altrettanto importante, così come l’adozione di protocolli per semplificare l’accesso ai servizi ospedalieri. Inoltre, si invita la Regione a prendere spunto dall’esperienza del Percorso Tobia Dama, attivo nel Lazio, per migliorare le pratiche assistenziali nell’area abruzzese, creando una rete residenziale sperimentale dedicata all’autismo.

Unione delle forze e responsabilità collettiva

Alessandra Portinari ha enfatizzato l’importanza di unire le forze per affrontare le problematiche dell’autismo. Ha espresso il desiderio che il 2 aprile non sia solo una data simbolica, ma un momento per lanciare un messaggio concreto alle famiglie, che spesso si trovano ad affrontare difficoltà significative. La presidentessa ha riconosciuto i tentativi della Regione di affrontare questi problemi, ma ha anche sottolineato la crescente sofferenza vissuta dalle famiglie. Ha invocato un maggiore dialogo con la Giunta regionale per costruire un futuro congiunto.

Dal canto suo, Dario Verzulli ha ricordato i continui sforzi per segnalare le criticità alla Regione, inclusa una nota inviata a settembre 2024. La sua dichiarazione ha reso chiaro che è fondamentale completare il percorso assistenziale per le persone adulte con autismo, un passo spesso trascurato in passato. La speranza è che la Giornata del 2 aprile possa simboleggiare un cambiamento in questa direzione, sottolineando il reale fabbisogno delle persone con autismo e delle famiglie.

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