Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro: a Scampia quadrangolare di calcio e iniziative di prevenzione

Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro: a Scampia quadrangolare di calcio e iniziative di prevenzione

a Scampia, il 28 aprile 2025 un quadrangolare di calcio ha promosso salute e sicurezza sul lavoro, evidenziando l’aumento degli infortuni in Italia e l’importanza della prevenzione attiva in Campania
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Il 28 aprile 2025 a Scampia si è tenuto un torneo di calcio per promuovere salute e sicurezza sul lavoro, evidenziando l'importanza della prevenzione in un contesto regionale e nazionale segnato da un aumento degli infortuni mortali. - Gaeta.it

Il 28 aprile 2025 si è svolta a Scampia, presso lo stadio Landieri di via Hugo Pratt, un’iniziativa dedicata alla salute e alla sicurezza sul lavoro, in occasione della giornata mondiale promossa dall’Organizzazione internazionale del Lavoro . L’evento ha visto scendere in campo squadre di lavoratori, enti sanitari e professionisti del settore. Il progetto ha puntato su sport e prevenzione per stimolare stili di vita più sani e richiamare l’attenzione sulla riduzione degli infortuni nei luoghi di lavoro.

Un quadrangolare di calcio per promuovere salute e sicurezza sul lavoro

L’evento organizzato a Scampia ha coinvolto la nazionale italiana sicurezza sul lavoro, la Asl Napoli 1, il distretto 28 e l’azienda napoletana di mobilità . Nel pomeriggio, dalle 15.30 alle 20, le squadre si sono sfidate in un torneo di calcio quadrangolare che ha voluto unire sport, socialità e sensibilizzazione ai temi della sicurezza. Il calcio d’inizio è stato dato da Vincenzo Fischietti, noto attore e cabarettista napoletano, che ha sottolineato l’importanza di queste iniziative sul territorio.

Pratica sportiva e prevenzione degli infortuni

L’idea alla base è stata quella di collegare la pratica sportiva a messaggi sulla prevenzione degli infortuni e sulla promozione del benessere fisico e mentale dei lavoratori. Il progetto ha puntato a coinvolgere attivamente il personale di aziende pubbliche e private, oltre che esperti e stakeholder del settore sicurezza, favorendo la partecipazione come strumento di miglioramento complessivo della qualità della vita lavorativa. Le attività proposte si inseriscono in un contesto più ampio dove la prevenzione diventa obiettivo concreto per ridurre le morti e le malattie professionali.

Iniziative di prevenzione e programmi regionali: focus su campania e salute sul lavoro

L’evento non è stato un momento isolato ma si inserisce in programmi più strutturati legati alla prevenzione nei luoghi di lavoro, soprattutto in Campania. Alcune delle aziende coinvolte hanno adottato azioni previste dai programmi regionali chiamati “PP03” e “PP08“. Il primo riguarda interventi generali per promuovere la salute negli ambienti di lavoro, mentre il secondo si focalizza su prevenzione dei disturbi muscolo-scheletrici e dello stress legato al lavoro.

Riferimento al piano nazionale

Questi programmi si rifanno al Piano nazionale per la prevenzione 2020-2025, che delinea interventi per ridurre le malattie professionali e gli incidenti. La partecipazione a eventi come il quadrangolare di Scampia si lega dunque a un percorso più ampio di sensibilizzazione che prevede il coinvolgimento diretto dei lavoratori nell’attività fisica quotidiana, riconosciuta come un importante strumento per migliorare la salute generale, alleggerire lo stress e prevenire problematiche croniche legate al lavoro sedentario o fisicamente impegnativo.

L’Ordine delle 18 professioni sanitarie delle province di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta ha sostenuto tali iniziative tramite la Commissione d’albo dei tecnici della prevenzione, enfatizzando l’urgenza di sviluppare una cultura della sicurezza che parta dalla prevenzione e non solo dal controllo degli incidenti.

Dati allarmanti sul fronte delle morti e infortuni sul lavoro nel 2025

Il quadro della sicurezza sul lavoro in Italia resta preoccupante. Nei primi due mesi del 2025 si sono registrate 101 morti sul lavoro, con un aumento dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2024. Sommando gli incidenti mortali in itinere, il totale arriva a 138 decessi, segnando un incremento di oltre il 15%. Il numero complessivo dei lavoratori deceduti da inizio 2021 supera già le 3.300 unità.

A gennaio 2025, in particolare, sono stati 60 i decessi sul lavoro rilevati, con un aumento del 33,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Il martedì si conferma il giorno della settimana più critico per incidenti fatali, con quasi un quarto dei casi totali registrati in questa giornata. Questi dati evidenziano la necessità di interventi urgenti per migliorare la sicurezza, a partire dalla formazione e da una cultura diffusa della prevenzione.

Rischio differenziato tra regioni

L’incidenza degli infortuni mortali non è uniforme tra le regioni italiane. Secondo l’Osservatorio sicurezza, Umbria, Trentino Alto Adige, Calabria, Basilicata, Puglia e Piemonte rappresentano le regioni con il rischio più elevato. Campania e Veneto sono invece classificate in zona arancione, con un rischio medio-alto. Lombardia, Liguria e Marche risultano in zona gialla, mentre Toscana, Lazio, Sicilia ed Emilia Romagna si collocano tra le regioni a rischio più basso, insieme alle regioni senza vittime in quel periodo: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Molise, Sardegna e Valle d’Aosta.

Campania: una regione con un aumento preoccupante degli incidenti mortali

La Campania mostra dati significativi su cui porre attenzione. Nei primi giorni del 2025, si sono verificati 4 morti sul lavoro in regione, con una tendenza all’aumento rispetto agli anni precedenti. Questa crescita riflette la situazione generale del sud Italia e della regione partenopea, dove persistono difficoltà legate alla cultura della sicurezza.

Il quadro si complica se si considerano le condizioni operative all’interno di alcune aziende e i livelli di prevenzione effettivamente praticati. L’aumento delle morti mette in evidenza un bisogno condiviso da istituzioni, imprese e lavoratori di rafforzare i sistemi di controllo, la formazione specifica e l’impegno diretto su prevenzione e gestione del rischio, soprattutto in settori ad alto impatto come edilizia, trasporti e logistica.

Ruolo dei tecnici della prevenzione

Il contributo dei tecnici della prevenzione delle Asl diventa fondamentale per valutare i rischi specifici, proporre soluzioni concrete e seguire l’applicazione delle norme antinfortunistiche. La Campania resta quindi un territorio su cui focalizzare l’attenzione, sia per le cifre in crescita sia per il ruolo chiave che può giocare la comunità locale nel diffondere una nuova cultura della sicurezza.

Ruolo delle figure impegnate nella prevenzione e azioni urgenti nel 2025

Il presidente della Commissione d’albo dei tecnici della prevenzione, Cosimo De Marco, ha richiamato l’attenzione sulle figure professionali che operano direttamente nel campo della sicurezza. Tecnici e ispettori, in particolare quelli dell’Inail e delle Asl, devono agire come punti di riferimento per la valutazione del rischio e la diffusione delle corrette pratiche negli ambienti di lavoro.

Le norme antinfortunistiche restano spesso disattese, perché emergono carenze sia nella formazione sia nella consapevolezza di datori di lavoro e dipendenti. È indispensabile che le istituzioni mettano in atto misure concrete per affermare la centralità della prevenzione, anche adottando modelli partecipativi che coinvolgano tutte le componenti interessate.

Il 28 aprile 2025, Giornata mondiale della salute e sicurezza sul lavoro, ha richiamato l’attenzione proprio su queste esigenze. Con manifestazioni come il quadrangolare di Scampia e altre iniziative territoriali si prova a mantenere alta l’attenzione sui rischi reali della vita lavorativa e a stimolare il cambiamento tramite pratiche condivise. Per invertire la tendenza serve un impegno costante, non solo un giorno all’anno.

  • Donatella Ercolano

    Donatella Ercolano è una talentuosa blogger che collabora con il sito Gaeta.it, dove si occupa principalmente di temi culturali e sociali. Originaria di Napoli, Donatella ha portato il suo amore per la cultura e la società fino a Gaeta, dove ha trovato un'audience dedicata e interessata. Con una formazione accademica in Sociologia, la sua analisi sui fenomeni sociali attraverso la lente dei media è acuta e ben argomentata. Nelle sue pubblicazioni, Donatella affronta argomenti vari come l'evoluzione culturale, l'impatto delle tecnologie sulla società, e le questioni di genere, sempre con uno stile chiaro e provocatorio. La sua capacità di rendere temi complessi accessibili e intriganti ha fatto di lei una voce molto seguita e rispettata su Gaeta.it.

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