Un evento significativo si è svolto a Bruxelles l’11 aprile 2025, in occasione della seconda Giornata Nazionale del Made in Italy, un’iniziativa promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. La manifestazione ha visto la collaborazione tra l’Ambasciata d’Italia, il Cl.uster A.grifood Nazionale CL.A.N. e ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Al centro della giornata si è trovata una tematica affascinante e rilevante: il packaging come espressione della cultura alimentare italiana, con un occhio attento ai valori, al design e alla sostenibilità.
La cornice dell’evento e i suoi obiettivi
L’evento ha avuto luogo nella residenza dell’Ambasciatore d’Italia a Bruxelles, una location prestigiosa che ha fatto da sfondo all’incontro tra esperti, imprenditori e appassionati del settore. Il focus principale è stato l’emblema del food packaging italiano, un elemento cruciale che rappresenta il primo contatto tra prodotto e consumatore. Il packaging non solo protegge e conserva gli alimenti, ma racconta una storia e veicola la qualità e l’autenticità del patrimonio gastronomico italiano.
La giornata ha messo in evidenza come il packaging costituisca un importante strumento di comunicazione con il consumatore, in un momento in cui la sostenibilità è diventata una priorità indiscussa a livello mondiale. In questo contesto, le aziende italiane stanno rispondendo all’esigenza di realizzare imballaggi sempre più attenti all’ambiente, utilizzando materiali ecologici e soluzioni innovative. L’eventualità di vedere prodotti confezionati in materiali compostabili, biodegradabili o addirittura commestibili ha catturato l’interesse dei partecipanti, segnalando un cambiamento nel modo in cui si concepisce il packaging.
Tradizione e innovazione nel packaging italiano
Durante il convegno, diversi relatori hanno affrontato il tema del packaging analizzando vari aspetti. Uno di questi è stato il richiamo al packaging retrò, caratterizzato da grafica nostalgica e motivi ispirati agli anni del Novecento. Questo stile richiama un’epoca di grande creatività e artigianalità, evocando sentimenti di appartenenza e tradizione. I relatori hanno sottolineato come tali elementi possano attrarre un consumatore alla ricerca di autenticità e storia. La fusione tra elementi tradizionali e design contemporaneo è stata al centro del dibattito, con particolare attenzione a come le nuove tecnologie possano migliorare la sostenibilità e la praticità del packaging.
Al contrario, gli interventi hanno anche messo in luce le nuove tendenze del settore, dove la sostenibilità non è solo una moda passeggera ma un’esigenza reale. É emerso con chiarezza che il design moderno non può prescindere dall’utilizzo di materiali sostenibili. Le aziende sono sempre più spinte a rielaborare i loro packaging per rispondere a un consumatore consapevole, che all’acquisto di un prodotto associa valori ambientali e di responsabilità sociale.
Il dialogo tra sostenibilità e gusto
Un altro elemento chiave dell’incontro è stato il dialogo tra sostenibilità e appetibilità. I relatori si sono soffermati sull’importanza di realizzare imballaggi che siano non solo rispettosi dell’ambiente ma anche allettanti per il consumatore. Questo significa realizzare confezioni che non compromettono l’estetica e il piacere legato al consumo, continuando a esprimere la qualità dei prodotti italiani. Sono stati presentati esempi concreti di aziende che hanno saputo combinare queste esigenze, creando packaging che stimolano il desiderio e la curiosità del consumatore, senza però dimenticare l’impatto ecologico.
La giornata ha rappresentato non solo un’occasione di studio e approfondimento, ma anche di celebrazione della cultura alimentare italiana. In un mondo in cui i consumatori sono sempre più attenti e informati, la risposta del settore alimentare è fondamentale per garantire che i valori e le tradizioni siano rispettati e portati avanti, attraverso imballaggi in grado di comunicare l’identità di un intero paese.