Il 18 marzo ricorre la Giornata Nazionale in memoria delle vittime del Covid, un momento di commemorazione che in tutta Italia invita a ricordare coloro che hanno perso la vita a causa della pandemia. In questa occasione, l’Azienda Sanitaria Territoriale di Ascoli Piceno ha ricevuto un significativo gesto di omaggio dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Ascoli. Due targhe commemorative sono state donate e posizionate in luoghi emblematici, i poliambulatori del distretto sanitario di Ascoli e la Casa di Riposo di Ripatransone. Questi spazi sono stati fondamentali durante il picco della crisi sanitaria e rappresentano un tributo alla dedizione degli infermieri.
Le targhe commemorative nei luoghi simbolo
Le targhe commemorative collocate nei poliambulatori di Ascoli e nella Rsa di Ripatransone non sono solo abbellimenti fisici, ma testimonianze tangibili del sacrificio e dell’impegno degli operatori sanitari. Durante la pandemia, i poliambulatori hanno svolto un ruolo cruciale: erano le strutture dove venivano effettuati i tamponi, necessari per fronteggiare l’emergenza. Allo stesso modo, la Rsa di Ripatransone ha visto una riconversione della sua funzionalità per affrontare casi di Covid, diventando un punto di riferimento per i pazienti in difficoltà.
La presenza delle targhe non solo apprezza il lavoro svolto, ma fungono da promemoria della fragilità della vita e della necessità di migliorare i sistemi di risposta sanitaria. Questi spazi, ora dedicati alla memoria, servono come monito per guardare al futuro con determinazione: il sacrificio di chi ha lottato deve essere il fondamento su cui costruire un sistema sanitario più forte e resiliente.
Il messaggio del direttore generale
Maria Bernadette Di Sciascio, direttore generale dell’Azienda Sanitaria, ha evidenziato l’importanza di questa giornata. È un momento che invita a riflettere non solo sul dolore, ma anche sull’eredità di solidarietà che la crisi ha generato. L’appello è chiaro: non dimenticare le esperienze vissute e utilizzare il ricordo come incentivo per creare un sistema sanitario che possa rispondere efficacemente a nuove sfide.
“Questo momento di commemorazione deve trasformarsi in un’opportunità di crescita. Ogni perdita vissuta deve incoraggiarci a lavorare in un’ottica di prevenzione e cura.” Le parole di Di Sciascio sottolineano quanto sia fondamentale tenere viva la memoria delle vittime, ma anche la necessità di adattare le pratiche sanitarie future affinché tragedie simili non possano ripetersi.
La celebrazione dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche
Il presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Ascoli, Mirko Porfiri, ha espresso il proprio rispetto e gratitudine nei confronti dei colleghi che, durante la pandemia, hanno affrontato con coraggio e abnegazione la situazione, mettendo a rischio anche la propria vita. Questo giorno di commemorazione non è solo una celebrazione passata, ma vuole anche riconoscere l’importanza della professione infermieristica nella salute pubblica.
In un contesto così difficile, gli infermieri hanno svolto un ruolo fondamentale, operando in prima linea accanto ai pazienti e affrontando situazioni critiche con professionalità e dedizione. Il riconoscimento pubblico di questo impegno è cruciale per mantenere viva la memoria di chi ha combattuto e spesso è anche caduto in questa battaglia. La giornata non è quindi solo una commemorazione, ma una celebrazione della vita e dell’impegno verso una professione che è stata e rimane indispensabile nella cura dei pazienti e nella gestione delle emergenze sanitarie.
L’atto di onorare volontariamente i sacrifici degli operatori sanitari serve da esempio, ispirando le generazioni future a proseguire su questa strada, mantenendo sempre al centro il valore della vita e della salute.