Il 5 febbraio 2024 è dedicato alla “Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare”, un’occasione cruciale per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sostenibilità alimentare e ambientale. In questa prospettiva, abbiamo intervistato Antonio Di Francesco, figura chiave di Friccico-Green Bakery, un locale polifood che si distingue per la sua offerta gastronomica variegata. Antonio ci ha svelato come Friccico abbia successo nell’associare la qualità e la varietà degli ingredienti a pratiche sostenibili per ridurre gli sprechi, offrendo così una testimonianza importante su un tema tanto delicato.
Responsabilità condivise: produttori, distributori e consumatori
In un contesto in cui lo spreco alimentare è una problematica urgente, chi sono i principali responsabili tra produttori, distributori e consumatori? Antonio Di Francesco ci spiega: “I responsabili sono tutti e tre i soggetti coinvolti. Il problema sostanziale riguarda l’eccessiva quantità dei prodotti alimentari che, sia tra i produttori che tra i distributori, viene spesso sottostimata, generando scarti alimentari. Per i consumatori, la richiesta e l’acquisto di prodotti alimentari spesso superano la reale necessità del loro fabbisogno alimentare.”
Azioni concrete di Friccico contro gli sprechi
Focalizzandoci su Friccico, come il locale agisce per contrastare lo spreco alimentare? Antonio Di Francesco ci delinea il ruolo impattante di Friccico: “Abbiamo una tavola calda in cui serviamo ingredienti recuperati e trasformati, minimizzando gli sprechi senza trascurare la qualità.”
Strategie adottate: l’utilizzo di “Too Good To Go”
Quanto alle strategie concrete, Friccico ha adottato l’applicazione “Too Good To Go”. Antonio spiega: “Questa app ci ha aiutato molto a ridurre gli sprechi, consentendoci di vendere cibo invenduto a fine giornata. È stata una scelta efficace per prevenire gli sprechi e promuovere la sostenibilità.”
Ruolo dei social nella sensibilizzazione
Nell’era dei social media, come può un’attività come Friccico sensibilizzare l’opinione pubblica? Antonio risponde: “L’attività sui social è fondamentale per trasmettere al consumatore il connubio tra qualità e sostenibilità che ogni portata deve avere. Sui social, come nella vita di tutti i giorni, è essenziale sensibilizzare la clientela su tematiche così importanti.”
Mancanza di interesse istituzionale
Passando all’ambito istituzionale, cosa manca e cosa è stato fatto per contrastare lo spreco alimentare? Antonio Di Francesco afferma: “Purtroppo, l’interesse istituzionale è scarso, e la politica non fornisce un aiuto concreto. Il settore privato è spesso lasciato a se stesso, e solo attraverso metodi alternativi, come l’app “Too Good To Go”, può contribuire a prevenire gli sprechi e promuovere la sostenibilità ambientale.”
Progetti futuri di Friccico: riduzione degli sprechi e sconti per i clienti
In conclusione, quali sono i progetti futuri di Friccico riguardo alla prevenzione dello spreco alimentare? Antonio ci anticipa: “Stiamo completando un progetto relativo al nostro forno locale, offrendo i prodotti non presentabili con uno sconto del 50%. In questo modo, non solo riduciamo gli sprechi, ma garantiamo la stessa qualità ai clienti a un costo inferiore.”
Ultimo aggiornamento il 5 Febbraio 2024 da