Giornata tecnica sui piccoli frutti a Pergine Valsugana affronta sfide e innovazioni agricole

Giornata tecnica sui piccoli frutti a Pergine Valsugana affronta sfide e innovazioni agricole

L’11esima giornata tecnica a Pergine Valsugana ha affrontato le sfide nella gestione dei piccoli frutti, con focus su Drosophila suzukii, antonomo della fragola e innovazioni per la conservazione e produzione.
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Giornata tecnica sui piccoli frutti a Pergine Valsugana affronta sfide e innovazioni agricole - Gaeta.it

A Pergine Valsugana, lo scorso 12 marzo, si è tenuta l’11esima giornata tecnica dedicata ai piccoli frutti, un evento di grande importanza per il settore agricolo. Svoltosi nella sede periferica della Fondazione Mach, il meeting ha messo in luce diverse problematiche legate alla gestione delle coltivazioni, incluse le tecniche di difesa contro parassiti dannosi come la Drosophila suzukii e l’antonomo della fragola. Questo incontro ha rappresentato un importante punto di riferimento per produttori e tecnici che desiderano aggiornarsi sulle pratiche di monitoraggio e controllo, supportando il comparto attraverso la ricerca e la sperimentazione.

Situazione attuale della Drosophila suzukii

Durante la conferenza, sono stati discussi i recenti sviluppi riguardanti la Drosophila suzukii, uno dei parassiti più insidiosi per le coltivazioni di frutti. Stando agli studi, l’andamento meteorologico favorevole di un inverno mite ha contribuito all’aumento dell’infestazione. Infatti, già nei primi mesi dell’anno si sono registrate elevate ovodeposizioni su bacche ornamentali, segno di una popolazione in espansione. La relazione ha messo in evidenza anche la presenza di predatori naturali, come il parassitoide Leptopilina japonica, che svolge un ruolo cruciale nel controllo biologico dell’insetto. Malgrado ciò, gli studi condotti sulle trappole attrattive evidenziano che, sebbene mostrino una buona attrattività, non sono sufficienti a limitare i danni alle colture, suggerendo la necessità di soluzioni più efficaci.

Approfondimento sul controllo biologico

Un altro tema centrale dell’incontro è stato il progetto di controllo biologico per la Drosophila suzukii, che utilizza il parassitoide Ganaspis kimorum. I risultati ottenuti nel 2024 indicano un incremento dei ritrovamenti della specie in fase pre-rilascio, segno di un possibile buon adattamento alle condizioni ambientali del Trentino. I monitoraggi eseguiti hanno mostrato una crescente diffusione di Ganaspis nei siti di rilascio, confermando la specificità dell’animale nei confronti della Drosophila suzukii. Questo parassitoide colpisce le larve ancora attaccate alla pianta, il che rende la sua introduzione promettente per il futuro del controllo biologico all’interno della regione.

L’antonomo della fragola e la sua gestione

L’incontro ha visto anche un focus sull’antonomo della fragola, un parassita che sta causando crescenti danni sia in Trentino che in Alto Adige. Le ricerche svolte nel corso degli anni hanno evidenziato l’importante contributo dei parassitoidi nel mantenimento delle popolazioni di antonomo. Tuttavia, le indagini condotte nell’ultimo anno hanno mostrato come la parassitizzazione sia diminuita, comportando un innalzamento dei danni alle produzioni. Si è scoperto che l’antonomo è in grado di generare due cicli di vita durante la stagione, complicando ulteriormente la gestione del problema. Questa evoluzione ha reso necessario un ulteriore approfondimento delle strategie di controllo e monitoraggio delle infestazioni.

Avanzamenti nella ricerca e nell’agricoltura

Un’attenzione particolare è stata rivolta anche alle attività di ricerca al Centro di Sperimentazione Laimburg, dove sono in atto test su varietà di fragole e metodi agronomici innovativi. Gli esperti hanno presentato nuove prospettive per la coltivazione di fragole, incorporando tecniche come l’uso di substrati alternativi alla torba, che includono fibre di legno. Inoltre, sono state analizzate pratiche sostenibili che mirano a ottimizzare la produzione, come l’uso di teli pacciamanti e la consociazione con altre specie vegetali, contribuendo a migliorare la salute del suolo e la qualità del raccolto.

Innovazioni nella conservazione dei piccoli frutti

Infine, mentre la giornata volgeva al termine, uno dei temi cruciali è stato quello della conservazione dei piccoli frutti. Con la loro naturale vulnerabilità, anche una leggera estensione della durata di conservazione può rappresentare un significativo valore aggiunto per i produttori. Sono stati presentati metodi innovativi per migliorare la qualità post-raccolta, attraverso l’uso di lampade specifiche per il trattamento dei frutti e sostanze in grado di inibire lo sviluppo di etilene. Questi approcci offrono opportunità interessanti per prolungare la freschezza e la qualità dei prodotti, supportando così la competitività del settore nel mercato.

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