A Santa Maria la Carità, un episodio inquietante ha coinvolto un giovane di appena 15 anni, fermato dai carabinieri durante un tentativo di evasione dopo aver consegnato droga a domicilio. Così, la pioggia e la giovanissima età del centauro non hanno impedito di ridisegnare il contesto giovanile in relazione alla criminalità, ponendo interrogativi sulla sicurezza e la vulnerabilità dei ragazzi coinvolti in attività illecite.
L’intervento dei carabinieri
Nella notte scorsa, i carabinieri in servizio nella zona hanno notato un scooter sospetto percorrere via Scafati, un’arteria stradale che segna il confine tra due comuni. Quando gli agenti hanno intimato l’alt, il conducente dello scooter ha reagito in modo disperato, accelerando in direzione opposta. Questo comportamento ha subito destato i sospetti delle forze dell’ordine, che hanno dato inizio a un’inseguimento immediato.
La fuga del minorenne è stata di breve durata: i carabinieri, esperti in operazioni di questo tipo, hanno rapidamente bloccato il veicolo. Sotto il casco, i militari hanno trovato un ragazzo di appena 15 anni originario di Casavatore, un fatto che ha sollevato ulteriori domande sulla sua situazione e sulle pressioni cui è sottoposto.
Scoperta della droga e conseguenze legali
Durante il controllo, i carabinieri hanno scoperto che il giovane aveva con sé sei pezzi di hashish, per un peso complessivo di 13 grammi. Oltre alla droga, gli agenti hanno sequestrato una somma di 195 euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio. Queste scoperte hanno portato l’autorità a procedere con l’arresto del ragazzo, accusato di resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di sostanze stupefacenti con intento di spaccio.
La questione ora si concentra sulla giovane età del soggetto coinvolto e sull’evidente rischio al quale si espone, non solo in termini legali ma anche in riferimento alla propria incolumità fisica. L’arresto, infatti, non è un semplice atto legale, ma un campanello d’allarme riguardante l’emergente fenomeno della criminalità tra i minorenni.
Futuro del minorenne e indagini in corso
Il giovane, attualmente collocato presso un centro di accoglienza ai Colli Aminei, è in attesa di disposizioni da parte della procura per i minorenni di Napoli. Tale misura cautelare evidenzia non solo il reato commesso, ma anche la necessità di una gestione adeguata di adolescenti coinvolti in attività illecite. Gli operatori sociali e le autorità competenti dovranno ora lavorare per valutare il percorso giuridico più adatto, riflettendo sull’importanza di interventi preventivi e di sostegno per i ragazzi in situazioni di vulnerabilità.
Nel frattempo, i carabinieri hanno avviato ulteriori indagini per identificare i fornitori della droga e capire a quale rete di spaccio fosse collegato il ragazzo. È infatti essenziale ricostruire il suo giro di clienti per contrastare efficacemente il fenomeno dello spaccio tra i giovani. La preoccupazione è non solo per la salute e sicurezza del minorenne stesso, ma anche per quella della comunità in cui vive, evidenziando la necessità di un confronto serio sul tema della criminalità giovanile e le sue implicazioni sociali.
Ultimo aggiornamento il 22 Novembre 2024 da Sofia Greco