Il settore dell’agricoltura italiana affronta sfide cruciali legate al ricambio generazionale, alle malattie animali e alla sostenibilità. Durante un recente incontro tra l’Associazione Italiana Coltivatori e il Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, sono emerse diverse problematiche che richiedono attenzione immediata e misure concrete. Le proposte avanzate dall’Aic spaziano dalla necessità di politiche incentivanti per i giovani agricoltori a nuovi sistemi di supporto economico.
Il ricambio generazionale: una priorità per il settore
Il tema del ricambio generazionale è un’evidente priorità per il settore agricolo. Gli agricoltori anziani rappresentano una parte significativa della forza lavoro, ma la loro uscita dal mercato comporta il rischio di un impoverimento delle competenze agricole. In questo contesto, l’Aic ha sottolineato l’importanza di creare percorsi di coaching intergenerazionale. Questi itinerari formativi possono offrire ai giovani la possibilità di apprendere direttamente dai professionisti più esperti, garantendo una continuità nella trasmissione di saperi e pratiche colturali.
Le politiche innovative per incoraggiare i giovani ad entrare nel settore possono includere sgravi fiscali, accesso facilitato ai finanziamenti e la creazione di reti tra nuovi agricoltori e figure già consolidate. Questa sinergia potrebbe non solo stimolare l’inserimento dei giovani, ma anche favorire un ambiente più collaborativo e meno isolato nel mondo dell’agricoltura.
Problematiche ambientali e opportunità di intervento
Oltre al ricambio generazionale, l’Aic ha evidenziato altre questioni spinose che necessitano di intervento governativo. La peste suina africana continua a rappresentare una minaccia significativa, minacciando le economie delle aziende zootecniche e portando a perdite ingenti. Al termine dell’incontro, il presidente Giuseppino Santoianni ha esclamato l’urgenza di un intervento massiccio per stabilire misure di protezione efficaci.
Anche l’argomento delle importazioni agricole e della sostenibilità del settore vitivinicolo è emerso con forza, indicando una crescita delle preoccupazioni sui prezzi dei cereali e sulla perdita di suolo. Prefissarsi obiettivi di sostenibilità ambientale è essenziale non solo per salvaguardare le risorse agricole, ma anche per garantire prodotti di qualità che possano competere sui mercati internazionali.
Riforme nel sistema di pagamenti e supporto alle imprese
L’efficientamento del sistema dei pagamenti è un altro punto critico emerso durante il dibattito. L’Aic ha proposto l’ottimizzazione dei fondi destinati alla Politica Agricola Comune, oltre ad un meccanismo di ristori per le aziende colpite da malattie come la Psa e la peronospora. Senza un supporto economico adeguato, molte imprese potrebbero trovarsi in difficoltà, riducendo ulteriormente la loro competitività.
Le politiche incentivanti per le filiere corte sostenibili sono altrettanto vitali. Promuovere una maggiore interazione tra produttori e consumatori, specialmente attraverso mercati locali e corti distanze, potrebbe offrire un doppio vantaggio: favorire l’economia locale e rispondere a una crescente domanda di prodotti freschi e sani.
L’intervento dell’Aic al Ministero dell’Agricoltura rappresenta un passo significativo verso la definizione di misure concrete per affrontare le sfide del settore, evidenziando l’importanza di un’azione congiunta e strategica a sostegno di agricoltori e consumatori.
Ultimo aggiornamento il 16 Gennaio 2025 da Elisabetta Cina