A Cesena, il 17 marzo, gli studenti dell’Istituto Tecnico Garibaldi-Da Vinci e del Liceo Statale Vincenzo Monti hanno avuto l’opportunità di un dialogo significativo con Pietro Grasso, ex magistrato e simbolo della lotta contro la mafia. L’evento, organizzato nella sede di CIA-Conad a Forlì, ha rappresentato una piattaforma per discutere il ruolo della legalità nella vita quotidiana e le responsabilità dei giovani nell’affrontare il clima di illegalità che permea alcune aree della società.
La lotta alla mafia: un messaggio di speranza
L’incontro ha visto la partecipazione di circa cento giovani, desiderosi di comprendere meglio come si manifesta oggi il fenomeno mafioso e quali siano gli strumenti a loro disposizione per combatterlo. Pietro Grasso ha condiviso con i ragazzi aneddoti e riflessioni derivanti dalla sua lunga carriera nella magistratura, iniziata accanto a figure illustri come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. La sua esperienza come giudice nel maxiprocesso a Cosa Nostra e come procuratore capo di Palermo ha fornito uno spaccato incisivo sulla lotta alla criminalità organizzata.
Grasso ha enfatizzato l’importanza di opporre alla mafia una cultura della legalità, fondata sui principi dell’uguaglianza e della partecipazione. Il suo messaggio si è concentrato sulla possibilità di cambiamento insita in ogni individuo, anche in quelli che possono sembrare parte di un sistema criminale. Ha ricordato che molti affiliati mafiosi hanno il potenziale per ribellarsi e collaborare con la giustizia, facendo emergere pratiche illecite e meccanismi di funzionamento dell’organizzazione.
Un impegno collettivo per la legalità
Il dibattito si è svolto sotto la moderazione di Maria Cristina Alfieri, segretaria generale della Fondazione Conad ETS, e ha visto la partecipazione di importanti figure del mondo della sicurezza e della cultura. Luca Panzavolta, amministratore delegato di CIA-Conad, ha aperto l’evento esprimendo il sostegno per iniziative che educano e sensibilizzano i giovani sul tema della legalità. Ha sottolineato che investire nella formazione dei ragazzi significa costruire una società futura più consapevole e responsabile.
Presenti anche il presidente e il vicepresidente di CIA-Conad, Maurizio Pelliconi e Massimo Marchionni, rispettivamente, e il comandante provinciale dei carabinieri di Forlì-Cesena, Samuele Sighinolfi, e il comandante del reparto operativo provinciale, Maurizio Biancucci. Questa assemblea ha rappresentato un’importante unione di forze, con l’obiettivo condiviso di promuovere una cultura di legalità tra i giovani, attraverso l’educazione e la consapevolezza civile.
Un progetto ambizioso: “Pagine di legalità”
L’incontro rientra nelle iniziative promosse da “Pagine di legalità, esempi di cittadinanza“, un progetto lanciato dalla Fondazione Conad ETS e dalla Fondazione Scintille di Futuro, che si avvale del supporto di CIA-Conad. Il progetto ha come obiettivo quello di sviluppare percorsi educativi che sensibilizzino i giovani sui temi della legalità, dell’etica civica e della responsabilità sociale. Il ciclo di incontri culminerà in un grande evento finale, pianificato per il 10 aprile 2025, che vedrà coinvolti studenti e docenti e sarà trasmesso in streaming a livello nazionale.
Quest’iniziativa dimostra un impegno concreto nella formazione della nuova generazione, con l’intento di preparare i giovani non solo a riconoscere e combattere le illegalità, ma anche a diventare cittadini attivi, consapevoli e responsabili nel promuovere una cultura di rispetto e collaborazione all’interno della società.