Giovanni De Carolis si ritira: il pugile romano lascia il ring dopo una carriera straordinaria

Giovanni De Carolis annuncia il ritiro dal pugilato a 40 anni, riflettendo sulla sua carriera e avviando nuovi progetti per supportare i giovani talenti nella disciplina che ama.
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Giovanni De Carolis si ritira: il pugile romano lascia il ring dopo una carriera straordinaria - Gaeta.it

Giovanni De Carolis, un nome che rimarrà impresso nella storia del pugilato italiano, ha ufficializzato il suo ritiro dall’attività agonistica a 40 anni. L’ex campione mondiale dei supermedi WBA, con un record di 33 vittorie, 11 sconfitte e 1 pareggio, ha deciso di chiudere la sua carriera sportiva, un passaggio segnato da riflessioni profonde e dalla volontà di dedicarsi a nuovi progetti futuri. In un’intervista rilasciata a un noto sito specializzato, le sue parole hanno toccato il significato del tempo e dell’evoluzione personale.

La decisione del ritiro: riflessioni e motivazioni

Nell’intervista a ‘dartorromeo.com’, De Carolis ha esposto candidamente le motivazioni dietro la sua decisione. “Ho riflettuto. E adesso ho trovato la forza di dire ‘Basta Giovà, hai 40 anni'”, ha dichiarato, esprimendo un mix di consapevolezza e amore per la sua carriera. La questione fisica rappresenta una parte importante della sua decisione, dato che il pugilato è uno sport che richiede enormi sforzi e una forma fisica impeccabile. “La cosa più brutta quando combatti è di provare a fare delle cose che prima ti venivano facilmente e non ci riesci,” ha aggiunto, sottolineando come il cambiamento fisico influisca sull’autostima e sulla motivazione di un atleta.

De Carolis ha riflettuto non solo sul corpo, ma anche sull’approccio mentale che un pugile deve mantenere. Chiudendo il capitolo della boxe agonistica, ha dichiarato di voler “mettere la boxe tra i ricordi.” Questa decisione segna un momento di transizione significativo per l’ex campione, dove il passato viene celebrato ma non più percepito come il suo unico futuro. Con una carriera che ha comportato impegno e sacrifici, De Carolis riconosce che ogni fase della vita ha un suo tempo.

Nuovi progetti: il futuro nel pugilato

Nonostante il ritiro dall’attività agonistica, Giovanni De Carolis non intende allontanarsi dal mondo del pugilato. Ha condiviso i suoi progetti futuri, evidenziando un continuo impegno nella disciplina che ama. “Lavorerò sempre nel pugilato. Ho una palestra a Monterosi e organizzo eventi con la De Carolis Promotions,”* ha affermato. Questo piano rappresenta un’espressione della sua passione perspicace per il **pugilato, trasformando la sua carriera in un’opportunità per formare e supportare i giovani pugili.

Inoltre, De Carolis ha parlato dell’importanza delle relazioni internazionali che ha costruito nel corso degli anni. “I rapporti internazionali, che nel corso degli anni ho costruito con personaggi importanti, mi potrebbero consentire di allestire qualcosa di bello per i pugili italiani,” ha dichiarato, aggiungendo la sua intenzione di seguire i talenti emergenti con l’attenzione e il supporto che lui stesso avrebbe desiderato ricevessero all’inizio della sua carriera.

De Carolis non è solo un ex pugile, ma un mentore desideroso di restituire al suo sport parte di ciò che ha ricevuto. La sua esperienza e il suo vissuto saranno fondamentali per i nuovi atleti che aspirano a raggiungere traguardi importanti.

L’eredità di Giovanni De Carolis: un saluto dalla Fpi

La Federazione Pugilistica Italiana ha dedicato un tributo speciale a Giovanni De Carolis, ringraziandolo per le emozioni e i successi che ha portato nel mondo della boxe italiana. “Hai regalato vittorie in Italia, in Europa e nel mondo, e gli straordinari successi che ci hai offerto,” ha affermato la federazione, riconoscendo il suo contributo significativo alla Nobile Arte Tricolore.

La carriera di De Carolis non sarà dimenticata facilmente: il suo nome rimarrà un punto di riferimento per le future generazioni di pugili. Non solo un campione sul ring, ma un vero e proprio simbolo della lotta e della perseveranza, è stato definito un “monumento della Nobile Arte,” racchiudendo la passione che ha messo in ogni colpo e in ogni incontro. Mentre il pugile romano chiude questo capitolo, il suo impatto sul pugilato italiano continuerà a risuonare.

Ultimo aggiornamento il 7 Ottobre 2024 da Sara Gatti

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