Giovanni Farina, noto per i suoi legami con l’Anonima sequestri sarda, ha riacquistato la libertà nel 2023 dopo aver trascorso ben 35 anni in carcere, di cui gran parte in regime di 41 bis. Oggi, il 74enne sardo presenta un’opera unica: un podcast in cinque puntate intitolato “9999. Una grande vita lunga”, disponibile su RaiPlay Sound. Questo progetto racconta non solo la sua vita e la sua carriera criminale, ma esplora anche la complessità di un’esistenza segnata da scelte straordinarie.
La nascita di un progetto: dal carcere alla narrazione
La presentazione del podcast si è tenuta questo pomeriggio a Firenze e ha attirato l’attenzione di molti. “9999” si riferisce all’anno simbolico del ‘fine pena mai’, evocando un senso di giustizia e reclusione perpetua. La narrazione di Farina si intreccia con quella di Giovanni Cioni, l’autore e regista che ha avuto modo di vivere in diverse città europee e che ha scelto di tornare in Italia, nella zona della Calvana, proprio nel periodo di maggior tensione della vita di Farina. Le strade di questi due uomini si incrociano alla Calvana in un momento significativo: il giorno della liberazione di Farina.
Il podcast non è solo una testimonianza di eventi passati, ma un’opportunità per Farina di rielaborare la sua vita. Durante la trasmissione, egli riflette su ciò che significa essere un ex bandito, parlando delle ingiustizie subite e delle speranze per un futuro diverso. Riscoprire i propri monti, sì, ma anche affrontare il proprio passato. Farina ha dichiarato: “Mi dissero che la mia sarebbe stata una grande vita lunga e che non avrei mai più rivisto i miei monti. Si sbagliavano.”
Un racconto di criminalità e carcere: l’esperienza di Farina
La vita di Giovanni Farina è intrisa di eventi straordinari e drammatici. Tra i fatti salienti della sua carriera criminale spiccano i sequestri di persona di imprenditori come Giuseppe Soffiantini nel 1997, oltre a rapimenti avvenuti negli anni ’80, come quello di Francesco Del Tongo e Dario Ciaschi. Ogni episodio rappresenta un capitolo della sua esistenza che viene esplorato in dettaglio nel podcast.
Il suo passato nel crimine è bilanciato da un processo di auto-riflessione e riqualificazione. Durante i suoi quasi 40 anni in carcere, Farina ha scritto numerosi testi, racconti e poesie, guadagnandosi il soprannome di bandito-poeta. La sua penna è diventata uno strumento di espressione e di condivisione delle esperienze vissute, di sofferenza e di speranza.
Il podcast si snoda attraverso le tappe significative della sua vita, mettendo in luce non solo la cultura sarda di cui Farina è portatore e l’infanzia da pastore, ma anche il mondo intricato della criminalità e le sfide quotidiane affrontate in carcere. Le sue evasioni, comprese quelle dalla Colombia e dal Venezuela, sono raccontate con una tensione drammatica, mostrando un uomo che, nonostante le avversità, ha sempre cercato la libertà.
Ritorno alle origini e nuove prospettive
Ventura e rivelazione si intrecciano nella vita di Giovanni Farina. Oggi, a più di 70 anni, Farina non si limita a guardare indietro. Ha deciso di reinventarsi attraverso il podcasting, offrendo agli ascoltatori un gran numero di riflessioni e aneddoti. Il lavoro di Cioni permette di portare in primo piano le sfide legate alla reinserzione sociale di un ex detenuto.
Farina esplora anche il legame affettivo e culturale con la sua terra, raccontando storie di Maremma e della Toscana, dove ha vissuto momenti significativi della sua giovinezza. Questo legame con le radici torna a emergere nei suoi discorsi e riflessioni. Il podcast diventa così un mezzo potente per comunicare la complessità umana e le esperienze di un uomo che ha affrontato il carcere e ora cerca di costruire una nuova vita, nonostante le ferite del passato.
“9999. Una grande vita lunga” rappresenta quindi non solo un racconto di vita, ma un’opportunità per esplorare tematiche socioculturali, ponendo interrogativi e offrendo spunti di riflessione su giustizia, libertà e identità.
Ultimo aggiornamento il 14 Dicembre 2024 da Armando Proietti