L’Abruzzo si prepara ad ospitare dall’1 al 4 maggio il giro d’abruzzo juniores – trofeo ferrometal, gara ciclistica a tappe riservata ai migliori talenti under 19 provenienti dall’Italia e dall’estero. L’evento, patrocinato dalla regione e dai comuni interessati, si conferma appuntamento rilevante per lo sport giovanile e un’occasione per far conoscere territori e tradizioni del centro Italia attraverso lo sport.
La veste organizzativa e la vocazione sportiva del giro d’abruzzo
Il giro d’abruzzo juniores si svolge per il secondo anno grazie a vomano bike e parmegiani management, realtà attive nel ciclismo regionale nazionale. La gara è inserita nel calendario FCI e raccoglie l’attenzione di circa 150 corridori, tra cui alcune squadre abruzzesi, come vini fantini-tralfo, mario de cecco-logistica ambientale e team belvedere. Senza ambizioni eclatanti, ma con un’impostazione concreta, questa kermesse pone il focus sui giovani atleti offrendo loro un palcoscenico utile per misurarsi con percorsi impegnativi e avversari agguerriti.
Promozione e valorizzazione del territorio
La manifestazione spinge anche una promozione discreta ma efficace del territorio abruzzese. Pedalare attraverso paesaggi collinari, centri storici e zone poco conosciute, restituisce visibilità a località di pregio naturalistico e culturale, valorizzando l’immagine di queste comunità. La gara si inserisce nel quadro delle iniziative sportive che puntano a dare slancio al turismo locale, senza però perdere d’occhio l’aspetto agonistico e professionale.
Le caratteristiche tecniche e il chilometraggio delle quattro tappe
Il percorso delle quattro tappe raggiunge complessivamente quasi 400 chilometri , strutturati per mettere alla prova le capacità di resistenza e strategia dei concorrenti. Il format prevede distanze variabili, circuiti ripetuti e tratti in linea, con situazioni altimetriche via via più impegnative. Questi dettagli rendono la corsa interessante anche per gli addetti ai lavori e gli osservatori del ciclismo giovanile.
Le maglie e le tensioni agonistiche
L’impegno richiesto ai corridori si concentra nel superamento di salite di media difficoltà e circuiti con continui saliscendi. La presenza di quattro diverse maglie, ognuna con criteri di assegnazione specifici assicura tensioni agonistiche su più fronti, tenendo alta la spettacolarità.
Prima tappa a manoppello e il trofeo 1° maggio
La partenza ufficiale è fissata per giovedì 1 maggio a manoppello, in contemporanea con il trofeo 1° maggio-città di manoppello, evento ciclistico molto antico che arriva alla 76esima edizione. Il via è alle 9:30 con un percorso iniziale di 24,5 km che conduce fino a manoppello scalo e ritorno, seguito da quattro giri di un circuito di circa 17,5 km che tocca anche turrivalignani.
Il traguardo è posto sulla salita che sale verso il centro storico del paese, una rampa tradizionale e spettacolare per la cronaca. Questo inserimento nel contesto storico e sociale del comune offre un impatto visivo e narrativo interessante, che da sempre caratterizza questa tappa di apertura.
Seconda e terza tappa: percorsi ondulati e memoria di figure locali
Il 2 maggio si corre a notaresco, in località guardia vomano, con partenza alle 13:30. La gara prevede cinque giri di un circuito ondulato lungo 18,8 km, che mette alla prova le doti di agilità e resistenza degli atleti su un tracciato ricco di saliscendi. Quest’area, meno nota di altre nell’Abruzzo, si apre così al pubblico del ciclismo, con un evento nazionale.
Il giorno successivo, 3 maggio, è dedicato a casalincontrada e cepagatti. La partenza alle 12:00 dà il via a un percorso articolato: un breve tratto in linea, poi sei giri di 11,6 km che includono villareia e un doppio circuito di 11,2 km con lo strappo di sant’agata prima del traguardo. La tappa ricorda il dottor carlo santuccione, figura collegata allo sport e alla comunità, conferendo valore commemorativo e sociale alla competizione.
Ultima tappa a sant’egidio alla vibrata con passaggi impegnativi
L’ultima giornata di gare, il 4 maggio, si svolge a sant’egidio alla vibrata, coinvolgendo anche ancarano, santa reparata e civitella del tronto. I corridori affrontano 101,2 km suddivisi tra otto giri corti di 8,5 km e un giro lungo di 33 km, dove si supera la salita più impegnativa del percorso.
Territorio e personaggi ricordati
Il tracciato mette in luce la varietà del territorio vibratiano e le sue sfide altimetriche. Il nome di questa tappa ricorda albino di matteo, donnino e marino marcozzi, figure locali legate alla storia e allo sport della zona. Il finale presenta una discesa verso ancarano e l’arrivo a sant’egidio, teatro di una conclusione aperta e potenzialmente decisiva per la classifica generale.