In un contesto di attesa per il Giubileo del 2025, un incontro della commissione Giubileo del partito Forza Italia ha rivelato uno stato di avanzamento dei lavori nei cantieri romani ben lontano dalle aspettative. La capogruppo di Forza Italia in Assemblea Capitolina, Rachele Mussolini, ha sottolineato la situazione difficile, evidenziando come solo 5 dei 273 cantieri essenziali siano stati completati, lasciando la città in uno stato di impasse.
I cantieri e la situazione attuale
Durante la conferenza stampa “Giubileo 2025: operazione verità“, Rachele Mussolini ha espresso le sue preoccupazioni riguardo alla lentezza dei lavori. Secondo quanto riportato, solo cinque progetti sono stati conclusi nei cantieri, mentre gli altri sono ancora in fase di realizzazione. Questo scenario si traduce in un’immagine di Roma “impacchettata”, come definita dalla Mussolini, e ciò implica che le operazioni ordinarie e straordinarie potrebbero subire notevoli disagi in vista dell’evento religioso atteso da molti.
Le nuove pensiline Atac, non prive di controversie annesse, sono state presentate come simbolo di attesa, con un costo previsto di 200 milioni di euro. La capogruppo ha ironicamente commentato il nome scelto für queste strutture, “Eterna”, riferendosi al tempo medio sperato dagli utenti in attesa dei mezzi pubblici.
Critiche alle promesse non mantenute
Dal canto suo, Francesco Carpano, consigliere capitolino, ha espresso frustrazione riguardo a promesse fatte durante la preparazione per il Giubileo. Secondo Carpano, l’amministrazione aveva promesso che sarebbero stati introdotti vari progetti significativi, tra cui quattro tram, ma in realtà solo uno, quello di Togliatti, è partito, mentre c’è incertezza attorno a progetti come le stazioni della metropolitana. La mancanza di progressi concreti ha portato a conseguenze gravi, lasciando i cittadini preoccupati per l’efficacia del Giubileo come occasione di rinnovamento e sviluppo per la capitale.
Le opere sospese e le finanze
Luisa Violati, altro membro della commissione, ha fornito dettagli sui progetti incompleti che non saranno conclusi entro le scadenze previste. Si è riferita a Piazza Pia e Piazza Risorgimento, che sono in ritardo significativo, con una spesa che, a Piazza Risorgimento, ha raggiunto solo 1.4 milioni di euro su un budget di 14 milioni.
Le difficoltà si estendono a diverse zone di Roma: lungo via Ottaviano ci sono problematiche di tipo idraulico e difficoltà nel collaudo ante operam. Anche qui, il malessere tra commercianti e ristoratori cresce, complicato dalla presenza di cantieri attivi. La Violati ha richiamato l’attenzione sull’aumento di budget previsto da iniziali 70 milioni a 85 milioni, con una chiara indicazione che eventuali conclusioni dei lavori slitteranno verso i periodi immediatamente prima del Giubileo, con tutte le sfide logistiche al seguito.
L’utilizzo del budget
Pierluigi Borghini ha portato un’ulteriore luce sul budget messo a disposizione per il Giubileo, evidenziando che solo il 15% dei 3.7 miliardi stanziati è stato realmente utilizzato. Un’importante opportunità di sviluppo per Roma, questa somma è stata ampiamente impiegata per lavori di poca rilevanza, come evidenziato dall’espressione “romanelle della città”, suggerendo che i progetti di maggior profilo non sono stati prioritarizzati.
In questa situazione di stallo, si mette in discussione la capacità di Roma di prepararsi in modo efficace per un evento di tale importanza. Le tante promesse echeggiano nella capitale, ma la realtà dei fatti sembra raccontare un’altra storia.
Ultimo aggiornamento il 26 Novembre 2024 da Sofia Greco