Con l’avvicinarsi del Giubileo che avrà inizio a dicembre, Roma si prepara ad accogliere milioni di pellegrini, con lavori pubblici in corso in vari cantieri per una migliore funzionalità della città. Marco Moladori dell’Anas-Lazio sottolinea l’impegno nell’ultimare i lavori e la gestione dei ritrovamenti archeologici a Piazza Pia come una delle varie sfide da affrontare.
I ritrovamenti archeologici a Piazza Pia
Sviluppi recenti
A poco più di quattro mesi dall’apertura della Porta Santa, il cantiere di Piazza Pia ha già mostrato progressi significativi. Marco Moladori commenta la situazione attuale, specificando che la prima parte della “fullonica” è stata dislocata, liberando così circa 400 metri quadrati. Tuttavia, rimangono importanti porzioni archeologiche risalenti al periodo di Caligola, che continuano a suscitare interesse e necessitano di protezione.
L’area dei ritrovamenti è gestita in modo tale da non ostacolare le operazioni di scavo. Le tracce storiche sono attualmente coperte, con piani per il loro trasferimento in spazi dedicati all’esposizione al pubblico. Nonostante le delicate dinamiche di scavo, gli operai stanno procedendo con cautela, mantenendo l’impegno di completare i lavori in tempo.
Impatti sui lavori
Le scoperte archeologiche non hanno rallentato il cantiere: la squadra sta lavorando con efficienza, anche se gli spazi di manovra sono ridotti. Moladori sottolinea che grazie a una pianificazione meticolosa, anche l’ingresso e l’uscita dei mezzi sono garantiti. Il prossimo obiettivo è completare la soletta di fondo, che rappresenta l’ultimo strato di calcestruzzo necessario per far transitare i veicoli.
La gestione dei ritrovamenti, pur essendo una priorità, non rappresenta un freno ai lavori. Al contrario, la cooperazione con le autorità archeologiche ed il rispetto dei vincoli storici sono elementi integrati nel processo di costruzione.
Le altre opere del Giubileo
Progetti in corso
Oltre a Piazza Pia, l’Anas sta contribuendo a una serie di cantieri chiave per il Giubileo. Tra le opere più significative vi è il maxi cantiere di Piazza dei Cinquecento, esteso per otto ettari, e il nuovo svincolo a Tor Vergata. Da segnalare è anche la costruzione di un nuovo ponte di Ferro, progettato per avere una capacità di carico superiore rispetto alla struttura precedente andata distrutta. Inoltre, l’ultimazione del nuovo ponte dei Congressi, un’opera attesa da anni con un budget di 300 milioni di euro, è un’altra pietra angolare della preparazione per l’evento giubilare.
Tutti questi lavori sono frutto di una collaborazione tra Anas, Soprintendenza, Comune e Regione, evidenziando un approccio collettivo. La sinergia tra le diverse istituzioni è fondamentale, poiché il Giubileo è definito come un progetto che appartiene a tutta la comunità, piuttosto che a una singola entità.
Sfide tecniche
Focalizzandosi su quali delle opere in corso presentino le maggiori difficoltà, Moladori identifica nel ponte di Ferro il progetto più impegnativo dal punto di vista tecnico. Attualmente, le squadre stanno lavorando al consolidamento delle fondamenta. Una volta completata questa fase critica, verrà montata una nuova struttura che sarà posizionata delicatamente tra i palazzi. Questo passaggio presenta sfide significative, dato il contesto urbano densamente popolato di Roma.
Gli occhi saranno puntati su questo progetto, specialmente in fase di varo, che richiederà misure di sicurezza rigorose per garantire l’integrità della costruzione e la sicurezza del pubblico.
Tempistiche e ritardi
Obiettivi di completamento
Gli obiettivi di Anas sono chiari: tutte le opere considerate indifferibili devono essere completate prima dell’inizio del Giubileo. Moladori esprime ottimismo riguardo al rispetto delle scadenze fissate, nonostante alcune difficoltà.
Ritardi specifici
Tuttavia, il cantiere di Tor Vergata ha incontrato un ritardo di tre mesi, soprattutto a causa di complicazioni emerse durante le conferenze di servizi. La struttura in progetto, concepita dall’architetto Pietrangeli, integra linee ispirate alle Vele di Calatrava. Per far fronte a questo slittamento temporale, il team di lavoro sta adottando misure per ricalibrare le tempistiche di avanzamento. Sebbene la situazione sia complessa, il gruppo è determinato a lavorare alacremente per ridurre il gap temporale.
La determinazione nell’affrontare le sfide sarà fondamentale nei prossimi mesi, mentre Roma si prepara a una delle sue celebrazioni più attese, in un contesto di storia e modernità.