La città di Giugliano, in provincia di Napoli, sta affrontando con determinazione il problema della prostituzione nelle sue strade. Con una nuova ordinanza firmata dal vicesindaco Pietro Di Girolamo, il comune ha deciso di agire non solo nei confronti delle persone coinvolte nella prostituzione, ma anche per colpire i clienti. Le sanzioni per chi viene sorpreso a contrattare prestazioni sessuali a pagamento, anche solo verbalmente, possono arrivare a 500 euro. Questa iniziativa scaturisce da una crescente preoccupazione da parte della comunità locale e, in particolare, dalla segnalazione di un noto sacerdote.
La segnalazione di Don Massimo Condidorio
L’allerta sulla situazione nella comunità
Don Massimo Condidorio, parroco della chiesa di San Matteo al borgo Riccio, ha lanciato un appello per evidenziare i disagi causati dalla presenza costante di prostitute nelle vicinanze del luogo di culto. Secondo il sacerdote, tale situazione provoca una certa inquietudine tra i fedeli, specialmente nei genitori dei bambini che offrono il catechismo. Molti di loro hanno espresso il desiderio di trasferire i propri figli in altre parrocchie, più distanti e sicure, per evitare di esporli a scene inappropriate che si svolgono nelle vicinanze della chiesa.
L’impatto di questa preoccupazione non è da sottovalutare; la chiesa rappresenta un luogo di aggregazione e spiritualità per la comunità, e il pensiero di dover allontanare i bambini da un ambiente che dovrebbe essere protettivo apre la strada a serie riflessioni sulla sicurezza pubblica. La voce di Don Massimo ha così trovato risonanza tra decision makers locali, portando all’immediata impostazione dell’ordinanza.
I colloqui con la comunità
In risposta alla situazione, il parroco ha avviato anche un dialogo con i cittadini riguardo alle preoccupazioni sollevate, creando un forum di discussione dove le famiglie possono esprimere le proprie paure e condivisioni. Questo ha facilitato una maggiore consapevolezza su come la problematica della prostituzione impatti sulla comunità, portando anche a possibili soluzioni da esplorare attraverso la cooperazione tra le autorità e la popolazione.
L’ordinanza e le nuove misure
Sanzioni e controlli
L’ordinanza recentemente firmata dal vicesindaco Di Girolamo si pone come un primo passo concreto nella lotta contro la prostituzione su strada. Le sanzioni previste per i clienti che tentano di contrattare le prestazioni sessuali, siano esse esplicite o meno, rappresentano una misura punitiva mirata non solo a reprimere il fenomeno, ma anche a scoraggiare ulteriori casi di sfruttamento. Sembrerebbe che gli stessi atteggiamenti, comportamenti e contratti di natura sessuale vadano a intrecciarsi con attività illecite più gravi, compreso lo sfruttamento di minori, creando una pericolosa rete di violenza e abusi.
Intensificazione dei controlli
Le forze dell’ordine sono state chiamate a intensificare i controlli sul territorio, segnalando l’importanza di una presenza attiva e vigile nelle aree sensibili. Questa iniziativa prevede non solo multe per chi viene colto in flagranza durante la contrattazione, ma anche misure preventive che coinvolgono pattugliamenti regolari e monitoraggi. Il comune di Giugliano quindi, non solo cerca di combattere il fenomeno della prostituzione, ma si impegna anche a garantire un ambiente più sicuro per le famiglie e i cittadini.
Implicazioni della nuova iniziativa
L’adozione di questa misura da parte del comune è un chiaro segnale dell’impegno delle autorità locali nel mantenere la sicurezza e il benessere della comunità. La risposta efficace a segnalazioni di disagio come quella di Don Massimo sta a dimostrare che le parole potrebbero tradursi in azioni concrete, con l’intento di creare un ambiente più sereno e meno vulnerabile alle problematiche sociali, specialmente quelle che coinvolgono la prostituzione e lo sfruttamento.