Giulia Cortese, giornalista pubblicista, è stata condannata dal Tribunale di Milano per diffamazione nei confronti di Giorgia Meloni, leader politica di spicco. I fatti risalgono a uno scambio avvenuto il 12 ottobre 2021, che ha portato a una multa di 1.200 euro, 5.000 euro di risarcimento danni e 3.500 euro di spese legali a carico di Cortese.
Lo scambio sui social e le accuse di diffamazione
Inizialmente, Cortese aveva condiviso una foto manipolata di Meloni con un ritratto di Mussolini sullo sfondo, poi prontamente rimossa. Tuttavia, i guai per la giornalista sono iniziati quando ha apostrofato Meloni in modo offensivo su Twitter, definendola “una donnetta” e citando la sua altezza in maniera irriverente.
La condanna e le conseguenze legali
Il giudice monocratico Valerio Natale ha emesso la sentenza di condanna su richiesta della pm Roberta Amadeo, stabilendo la penalità economica per diffamazione e la liquidazione delle spese legali. Nonostante un tentativo di transazione tra le parti, il caso si è risolto in tribunale.
Le argomentazioni difensive e l’esito del processo
La difesa di Cortese, guidata da David Olivetti, ha sostenuto la non diffamatorieta offensiva dei messaggi contestati, cercando di ridurre l’accusa di diffamazione a ingiuria aggravata. Tuttavia, il giudice ha stabilito la responsabilità della giornalista per le sue azioni sui social, portando alla condanna.