Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha risposto alle recenti dichiarazioni della premier Giorgia Meloni riguardo alle nomine europee, in particolare per quanto riguarda il rinominato presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. Con un post dettagliato sulla sua pagina Facebook, Conte accusa Meloni di non aver rispettato gli interessi nazionali e di aver portato l’Italia a una posizione di isolamento in campo europeo.
La risposta di Conte alle dichiarazioni di Meloni
Un attacco diretto alla premier
Nel suo post, Conte evidenzia un’affermazione fatta da Meloni in un’intervista a un noto quotidiano, in cui la premier cercava di giustificare il suo operato in Europa addossando la responsabilità delle critiche al M5S. Conte replica: “Cara Meloni, non puoi giustificare il tuo fallimento in Europa attaccando il M5S.” Sottolinea come Meloni abbia affermato che il M5S non ha diritto di criticarla, poiché entrambi hanno votato contro von der Leyen. Tuttavia, il leader pentastellato sostiene che le loro posizioni non possono essere paragonate, dato che ricoprono ruoli diversi, uno come presidente del Consiglio e l’altro come leader di partito.
I motivi del voto contrario al raddoppio di von der Leyen
Conte spiega che il voto contrario del M5S alla rielezione di von der Leyen deriva dal suo approccio militarista. Secondo lui, la premier ha trasformato la transizione ecologica in una “transizione militare,” un cambiamento che contrasta con i valori del suo partito. A differenza di Fratelli d’Italia, che ha abbracciato questa postura bellicista, il M5S ha sostenuto una visione orientata verso la sostenibilità e l’ecologia.
L’operato di Meloni in Europa: tra fallimenti e compromessi
Decisioni che hanno portato a tagli e isolamento
Conte avverte che, nel corso del suo mandato, Meloni ha accettato tutte le proposte avanzate dalla von der Leyen, senza mai opporsi in modo significativo. La conseguenza di queste decisioni è stata l’approvazione di tagli devastanti per il Paese, con 13 miliardi di euro di riduzioni annue che impatteranno pesantemente su settori chiave come sanità e istruzione. Inoltre, il leader del M5S sottolinea come l’Italia si trovi oggi ad affrontare flussi migratori senza un valido supporto europeo, frutto di un patto non favorevole.
Un doppio fallimento al Consiglio e all’Europarlamento
Conte evidenzia che il fallimento di Meloni non si limita solo alle politiche domestiche, ma coinvolge anche la sua presenza all’interno delle istituzioni europee. La premier è rimasta isolata al Consiglio europeo e, nonostante i tentativi di negoziazione fino all’ultimo, ha optato per un voto contrario. Così, la sua leadership risulta compromessa sia a livello italiano che all’interno del suo gruppo politico.
La questione della NATO e la preoccupazione per l’Italia
Problemi nei rapporti con gli alleati
Il leader del M5S non si ferma solo al campo europeo, ma estende la sua critica anche verso la gestione del governo Meloni nei rapporti con la NATO. Sottolinea la mancanza di iniziativa del governo, che secondo lui non ha mai osato esprimere un punto di vista differente da quello degli alleati, perdendo così importanti posizioni nel Mediterraneo. Il rappresentante speciale per il fianco Sud della NATO, un ruolo cruciale per l’Italia, è infatti destinato alla Spagna.
Un futuro incerto per l’Italia
Le parole di Conte si chiudono con un sentimento di preoccupazione per come il Governo Meloni stia gestendo le relazioni internazionali. “Non esultiamo per questi fallimenti,” afferma. L’intento non è quello di sollevare polemiche sterili, ma piuttosto di sottolineare i rischi che l’Italia corre nel trovarsi confinata in una posizione marginale in Europa e nel mondo.
La replica di Conte segna una tensione crescente tra i due leader e mette in luce le sfide che l’Italia deve affrontare nel contesto politico attuale.