Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, ha esposto le sue convinzioni sulla necessità di avviare un dialogo diplomatico con il presidente russo Vladimir Putin. Durante gli Stati generali della ripartenza a Bologna, Conte ha affermato l’urgenza di utilizzare contatti diretti per favorire una soluzione pacifica alla guerra in Ucraina. Le sue dichiarazioni nascono dalla preoccupazione per il deterioramento delle relazioni internazionali e per i rischi di un coinvolgimento maggiore dei paesi occidentali nel conflitto.
La posizione di Conte sulla guerra in Ucraina
Il leader del Movimento 5 Stelle sottolinea che ci sia un pericolo crescente di escalation tra le potenze mondiali, qualora non si tenti di ripristinare un dialogo costruttivo con la Russia. Secondo Conte, l’assenza di comunicazione potrebbe allontanare definitivamente Mosca dalla comunità internazionale. Il politico ha espresso rammarico per la mancanza di iniziative diplomatiche, auspicando un ripensamento da parte dei governi mondiali. Ha criticato aspramente le voci che squalificano i tentativi di approccio a Putin, considerandoli come un segnale di quanto poco venga tollerata la dissidenza all’interno dello stesso fronte occidentale.
Conte ha anche menzionato di aver condannato l’aggressione russa all’Ucraina, ma ha avvertito che continuare su una strada unicamente militarista non porterà alla pace. Anzi, ha parlato del rischio concreto di una “terza guerra mondiale“, con tutto ciò che ciò comporterebbe in termini di sofferenze e instabilità globale.
La censura alla comunicazione con Putin
Durante il suo intervento, Conte ha citato il caso della recente telefonata tra il cancellere tedesco Olaf Scholz e Vladimir Putin, definendola “scandalosa” per la censura e le critiche ricevute. Secondo Conte, è fondamentale mantenere aperti i canali di dialogo e non demonizzare chi cerca di instaurare una relazione con il leader russo. Ha rimarcato come l’intolleranza verso le posizioni alternative stia conducendo a una mancanza di spazio per la negoziazione, con il rischio che qualsiasi tentativo venga osannato o svalutato.
Questo approccio, infine, secondo Conte, si traduce in un progressivo isolamento della Russia, che potrebbe avere conseguenze ulteriormente negative non solo per il conflitto al suo interno ma anche per l’intera stabilità europea. È chiaro che il politico si augura di vedere un cambio di strategia, spingendo per un’inversione di rotta che porti a un vero e proprio tavolo di discussione, per ogni attore coinvolto nella crisi attuale.
Ultimo aggiornamento il 29 Novembre 2024 da Marco Mintillo