La funzione giurisdizionale nel Distretto della Corte di Appello di Trieste si distingue per la sua efficienza e rapidità, contribuendo in modo significativo a rispondere alle aspettative sociali ed economiche dei cittadini, nonché delle imprese. Tuttavia, nonostante l’ottima prestazione del sistema, il problema del personale amministrativo rimane una questione centrale, come evidenziato dal presidente della Corte d’Appello di Trieste, Sergio Gorjan, nella sua relazione annuale sull’amministrazione della giustizia, presentata durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2025 all’Università di Trieste.
Efficienza e reattività della giustizia
Il funzionamento della giustizia nel Distretto della Corte di Appello di Trieste ha mostrato risultati positivi. Le pratiche giudiziarie vengono gestite in tempi ragionevoli, con una risposta adeguata ai bisogni e alle aspettative dei vari attori del tessuto sociale. Cittadini, lavoratori e imprese possono contare su un servizio che, nonostante le difficoltà, si impegna a garantire un accesso celere alla giustizia. Questo riflette una volontà di implementare cambiamenti e di adattarsi alle sfide contemporanee, cercando di ottimizzare il lavoro delle istituzioni del diritto.
Tuttavia, Gorjan sottolinea anche come, malgrado questi traguardi, ci siano fondamentali debolezze nel sistema, legate principalmente alla carenza di personale. La struttura attuale, pur funzionante, presenta nichilismo in termini di risorse umane, condizionando le performance del Distretto e la qualità del servizio offerto.
Il problema del personale amministrativo
Un aspetto cruciale emerso dalla relazione di Gorjan è la costante scopertura dell’organico del personale amministrativo. Questo problema ha assunto proporzioni sempre più preoccupanti, in particolare nei tribunali di Gorizia, Udine e Pordenone. La mancanza di personale non solo rallenta i processi, ma mette anche a rischio l’efficacia del sistema giudiziario nel suo complesso.
Secondo il presidente, la carenza di giudici onorari, che si attesta attorno al 50% dell’organico previsto, complica ulteriormente la situazione. Questo deficit, peraltro, è più acuto nei tribunali di Gorizia e Pordenone, dove le aperture di organico non riescono a soddisfare le crescenti domande. La gestione delle pratiche diventa quindi un atto complesso, impedendo ai giudici di affrontare tempestivamente i casi portati alla loro attenzione.
Verso una riforma del sistema
Di fronte a queste problematiche, la necessità di una riforma profonda del sistema diventa evidente. Gorjan ha messo in luce come l’adeguamento delle risorse umane sia un punto fondamentale per garantire un’amministrazione della giustizia adeguata. Senza un intervento diretto per aumentare il personale amministrativo e ripristinare la quantità necessaria di giudici onorari, l’efficienza del sistema può facilmente deteriorarsi, compromettendo la qualità dei servizi erogati.
La discussione su come attrarre professionisti del settore e migliorare le condizioni di lavoro appare cruciale nel panorama attuale. Le istituzioni giuridiche devono attivarsi per rendere il servizio più attrattivo, favorendo un accesso migliore alla giustizia e garantendo il rispetto dei diritti di tutti i cittadini.
La relazione di Gorjan, quindi, non è solo un resoconto dello stato attuale, ma anche un chiaro invito a fare di più per garantire un futuro migliore per il sistema giudiziario di Trieste e delle zone limitrofe.
Ultimo aggiornamento il 25 Gennaio 2025 da Sara Gatti