In un insolito cambio di scenario, gli olivi secolari prendono il posto del glamour come tema principale a Capri. Il prossimo weekend sarà dedicato alla valorizzazione del paesaggio, della natura e della conservazione dell’ambiente, anziché alle usuali sfide della moda e dello stile.
IL CONVEGNO E LA RICERCA SULL’OLIVO CAPRESE
L’associazione locale L’Oro di Capri presenta un importante evento in collaborazione con l’Istituto di Bioscienze e BioRisorse del Cnr di Perugia. Quest’ultimo ha condotto uno studio approfondito sugli uliveti dell’isola, rivelando dettagli di notevole rilevanza storica e scientifica. Il convegno, fissato per domenica 21 alle ore 10 presso il Centro Multimediale Mario Cacace di Anacapri, si concentra sull’importanza degli olivi secolari di Capri, definiti un “tesoro abbandonato”.
GLI ESPERTI E LA RICERCA GENETICA
Ad affrontare questo tema cruciale saranno gli esperti agronomi dell’associazione L’Oro di Capri, Carlo Alessandro Lelj Garolla e Angelo Lo Conte, insieme ai ricercatori del Cnr Roberto Mariotti e Saverio Pandolfi. Questi ultimi si sono dedicati per anni allo studio del Dna e della composizione molecolare degli olivi italiani, conducendo ricerche specifiche sulla datazione degli olivi secolari presenti a Capri.
LA SCOPERTA DELLO STUDIO CNR
Il CNR, con il supporto dell’Associazione L’Oro di Capri, ha identificato ben 21 varietà di cultivar di olivo storicamente coltivate nell’isola. Tra queste, spiccano alcune cultivar uniche al mondo, con una storia genetica plurisecolare risalente addirittura all’epoca della fondazione greca di Capri. Questa scoperta rappresenta un importante contributo alla comprensione e alla conservazione della biodiversità degli uliveti antichi.
L’IMPEGNO DELL’ASSOCIAZIONE L’ORO DI CAPRI
Fondata nel 2014, l’Associazione L’Oro di Capri si impegna attivamente nella protezione e nella valorizzazione del paesaggio dell’isola. Da più di dieci anni, lavora per ripristinare antichi oliveti in stato di abbandono, reintroducendo varietà autoctone e preservando la preziosa biodiversità presente in questi luoghi storici.
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