Gli italiani temono per la sicurezza alimentare: cresce l'appello a proteggere le risorse agricole

Gli italiani temono per la sicurezza alimentare: cresce l’appello a proteggere le risorse agricole

L’ansia per la sicurezza alimentare cresce in Italia, con oltre il 60% della popolazione preoccupata per la disponibilità di cibo a causa di guerre e cambiamenti climatici, richiedendo interventi urgenti.
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Gli italiani temono per la sicurezza alimentare: cresce l'appello a proteggere le risorse agricole - Gaeta.it

Negli ultimi anni, l’ansia per la sicurezza alimentare è emersa come uno dei temi più rilevanti tra la popolazione italiana. Secondo un rapporto di Coldiretti e Censis, oltre sei italiani su dieci manifestano preoccupazione per la riduzione della disponibilità di cibo, a causa delle guerre e dei cambiamenti climatici. Questo riscontro si è rivelato cruciale nel contesto dell’odierno Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, tenutosi a Villa Miani a Roma, dove si sono diffuse lamentele e richieste per un intervento mirato in ambito agricolo.

La paura di una carestia globale

L’idea che la carestia possa diventare una realtà concreta inquieta profondamente la società italiana, un paese che ha sempre goduto di abbondanza. Le preoccupazioni espresse dai cittadini riflettono il timore che, a causa della crescente instabilità internazionale e delle difficoltà legate al clima, la produzione alimentare possa subire una drastica contrazione. A questo punto, emerge l’esigenza di gestire le risorse in modo più oculato ed efficace, sottolineando la necessità di destinare i fondi della Politica agricola comune ai veri agricoltori, per garantire in futuro una produzione idonea e sufficiente.

In tale contesto, il 76% della popolazione italiana ha espresso l’urgenza di aumentare la disponibilità di terreni agricoli, riconoscendo l’importanza di garantire l’autonomia alimentare. Questo aspetto risulta ancor più rilevante alla luce delle incertezze economiche e climatiche a livello globale, sollecitando così i poteri pubblici a mettere in atto politiche chiare ed efficienti per sostenere i settori agricoli.

La Politica agricola comune e il sostegno agli agricoltori

Questa nuova consapevolezza sta spingendo Coldiretti a chiedere un incremento significativo del bilancio della Pac, che attualmente vale 386 miliardi di euro fino al 2027, di cui circa 35 miliardi destinati all’Italia. A confronto, il programma di sostegno all’agricoltura negli Stati Uniti, noto come Farm Bill, ammonta a 1400 miliardi di dollari in un decennio. Questa disparità di fondi penalizza gli agricoltori europei e pone interrogativi sulla reale capacità dell’Unione Europea di garantire la sovranità alimentare.

Coerentemente con questa riflessione, Coldiretti ha evidenziato come, in un contesto globale segnato da sfide crescenti, sia fondamentale che l’Europa prenda atto dell’urgenza di un nuovo approccio, quello di rifondare la Pac per rispondere in modo adeguato alle sfide attuali. Un’azione decisiva che potrebbe migliorare la resistenza del sistema agricolo rispetto alle insidie future, potenziando l’auto-sufficienza e la sicurezza degli approvvigionamenti.

La competizione agricola globale: la Cina e gli Stati Uniti

A complicare ulteriormente il panorama c’è l’enorme produzione agricola della Cina, che supera di gran lunga quella dell’Unione Europea, pari al 70% in più. Questo dato fa riflettere su quanto il sostegno all’agricoltura rappresenti non solo un aspetto economico, ma anche una questione ambientale. Coldiretti ha ribadito come la valorizzazione delle attività agricole possa svolgere un ruolo cruciale nella tutela del territorio e nella prevenzione del dissesto idrogeologico.

Un’amplificazione dell’attenzione verso l’agricoltura non dovrebbe apparire solo come una reazione alle minacce esterne, ma come una scelta strategica fondamentale per preservare il nostro ambiente e le risorse alimentari. In un contesto in cui l’elezione di figure come Donald Trump negli Stati Uniti ha fatto presagire una spinta alle misure fiscali per incrementare la produzione agricola nazionale e potenziare la penetrazione commerciale sui mercati esteri, l’Europa deve mobilitarsi per non rimanere indietro.

Un approccio lungimirante nel sostenere l’agricoltura potrebbe non solo garantire una risposta alle sfide della sicurezza alimentare, ma anche contribuire a preservare le risorse naturali fondamentali per le generazioni future. Le decisioni che prenderemo oggi definiranno il futuro del nostro settore agricolo e la disponibilità di cibo nel lungo termine.

Ultimo aggiornamento il 28 Novembre 2024 da Laura Rossi

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