Gorizia ospita il Giro d'Italia della Csr: sostenibilità e innovazione tra cultura e confini

Gorizia ospita il Giro d’Italia della Csr: sostenibilità e innovazione tra cultura e confini

Il Salone della Corporate Social Responsibility si svolgerà a Gorizia il 24 marzo, promuovendo sostenibilità e innovazione attraverso progetti transfrontalieri e collaborazioni tra comunità locali.
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Gorizia ospita il Giro d'Italia della Csr: sostenibilità e innovazione tra cultura e confini - Gaeta.it

L’evento del Salone della Corporate Social Responsibility e dell’Innovazione Sociale si appresta a fare tappa a Gorizia, riconosciuta come Capitale Europea della Cultura 2025 assieme a Nova Gorica. La manifestazione, che punta a promuovere la sostenibilità e l’integrazione, si terrà il 24 marzo presso l’Università di Udine, presso l’Auditorium Fogar. Con il titolo “Il futuro oltre la frontiera“, il programma prevede una serie di interventi di esperti e la presentazione di progetti innovativi nati nell’area transfrontaliera.

L’importanza della sostenibilità senza confini

L’idea che la sostenibilità non debba essere limitata da confini fisici è un messaggio che sta risuonando sempre più forte, come sottolineato da Rossella Sobrero, membro del Gruppo promotore del Salone. L’invito è quello di guardare agli ecosistemi naturali, dove le frontiere non rappresentano ostacoli, ma opportunità per creare interconnessioni. Durante l’evento di Gorizia, Sobrero sarà accompagnata da varie figure di spicco, tra cui Francesco Pitassio dell’Università di Udine, Patrizia Artico del Comune di Gorizia e Valeria Broggian, presidente di Animaimpresa.

Broggian ha evidenziato come l’incontro sarà l’occasione per valorizzare la cooperazione tra diverse organizzazioni e comunità. Questo approccio collaborativo, che unisce diversi settori e Paesi, rappresenta un modo efficace per evidenziare le eccellenze locali e promuovere l’innovazione attraverso la dimensione transfrontaliera. La tappa di Gorizia assume quindi un rilievo particolare nella storia del Giro d’Italia della Csr, evidenziando l’importanza di lavorare insieme per perseguire obiettivi comuni.

Il programma di Gorizia: un mix di riflessione e pratiche innovative

Il programma della tappa di Gorizia, disponibile sul sito ufficiale del Salone, prevede diverse attività, tra cui momenti di riflessione e incontri ispiratori. La prima parte sarà dedicata a interventi di Andrea Bellavite, direttore della Basilica di Aquileia, e Franco Spanò, presidente dell’associazione Prologo. Queste sessioni serviranno a stimolare il dibattito su come le esperienze e i progetti dal territorio possano contribuire alla creazione di sinergie significative.

La manifestazione del 24 marzo si prefigge di favorire l’emergere di collaborazioni nate dall’entusiasmo per la Capitale Europea della Cultura. Renata Kodilja, docente dell’Università di Udine, guiderà i lavori insieme a Gloria Catto di Ufficine Sb, evidenziando come i vari progetti presentati illustreranno la visione del territorio goriziano oltre i confini. È un’occasione per riflettere su un futuro caratterizzato da un’integrazione sostenibile, che possa generare valore per le comunità coinvolte.

Progetti in evidenza: #Go2025Fenice e altri esempi di collaborazioni

Tra i progetti di spicco che verranno presentati a Gorizia c’è il #Go2025Fenice, sostenuto dal Programma Interreg Italia-Slovenia. Il progetto, volto a coinvolgere le nuove generazioni, mira a creare contenuti culturali bilingui per le scuole primarie di Venezia, Gorizia e Slovenia. Vittorio Baroni, project manager, e Roberto Giuffè, chef della Pasticceria Milady, racconteranno come sia stata realizzata una dolce innovazione: un dessert biologico a forma di nota musicale, preparato con ingredienti locali. Questo dolce sarà protagonista di un grande concerto europeo pianificato per il 23 maggio 2025, in collaborazione con l’orchestra del Teatro La Fenice.

Un altro focus sarà il progetto “Isonzo-Soča“, che prevede la costruzione di una rete ciclabile tra i comuni di Gorizia, Nova Gorica e Šempeter-Vrtojba. Presentato da Tomaž Konrad e Marko Marinčič, il progetto rappresenta una valorizzazione del patrimonio naturalistico della zona, utilizzando materiali innovativi e sostenibili. La rete deve rendere più accessibili le bellezze naturali, promuovendo al contempo un uso responsabile delle risorse locali.

Il terzo progetto verte sulle interconnessioni energetiche tra Slovenia e Italia. Un nuovo cavo interrato collegherà le due nazioni, ottimizzando i sistemi elettrici e integrando energie rinnovabili, un passo importante verso un approvvigionamento energetico più sostenibile e accessibile.

Scoperta del sottosuolo di Gorizia e altri tesori nascosti

Un aspetto meno noto di Gorizia, che sarà esplorato durante l’evento, riguarda il patrimonio sotterraneo della città. Paolo Visintin, ricercatore del Centro Ricerche Carsiche Carlo Seppenhofer, presenterà un progetto che mira a far luce sulla rete storica di cunicoli e rifugi antiaerei. Questo lavoro, iniziato nel 1993, porta alla luce un patrimonio storico notevole, risalente in parte al periodo tra il 1300 e il 1500, che ha avuto un ruolo cruciale nella storia bellica della zona. È un’opportunità per esplorare il legame tra la storia della città e il suo sviluppo urbano, con riferimenti a documenti storici e mappe che raccontano la vita di Gorizia attraverso i secoli.

La scoperta di questi luoghi rappresenta un modo per riappropriarsi di storie dimenticate, tessendo un collegamento tra passato e futuro. Con queste presentazioni, la seconda tappa del Giro d’Italia della Csr a Gorizia si prepara a offrire un contributo tangibile al dibattito sulla sostenibilità e sull’importanza della collaborazione, levando il sipario su una nuova era di interconnessione culturale e sociale in questa parte d’Europa. L’attesa ora cresce in vista della prossima tappa, prevista a Napoli il 3 aprile 2025, seguita da Roma e Torino.

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