Raffaele Fitto, vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, ha recentemente visitato Gorizia, una città che ha attraversato complessi periodi storici ma che oggi rappresenta un esempio di unità e di valori europei. Durante la sua visita, Fitto ha dedicato un messaggio significativo al comune, iscrivendosi sul Libro d’onore, un gesto che rafforza l’importanza della coesione e del dialogo in un’Europa sempre più influenzata da dinamiche sociali e politiche.
Un incontro significativo presso il municipio
La visita di Fitto è avvenuta in occasione dell’evento Interreg Go!, che mira a valorizzare il legame tra Gorizia e le città vicine, Nova Gorica e Šempeter Vrtojba. Presso il municipio, il vicepresidente ha incontrato il sindaco Rodolfo Ziberna, il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, l’assessore regionale Barbara Zilli e il presidente del Gect GO, Paolo Petiziol. Questo incontro ha rappresentato un momento cruciale per discutere le questioni attinenti all’integrazione e alla cooperazione transfrontaliera.
Dopo la cerimonia, il sindaco ha condiviso con Fitto un documento significativo intitolato “Gorizia, Nova Gorica e Šempeter Vrtojba: il confine simbolo dell’Europa che dialoga: da teatro di guerra a laboratorio di pace.” Questo documento illustra il cambiamento della zona dal passato conflittuale a un’area di dialogo e collaborazione, sottolineando i passi già compiuti e quelli ancora necessari per rafforzare la cooperazione locale. Ziberna ha evidenziato l’importanza di proseguire su questa strada, richiedendo anche un sostegno economico per garantire il futuro di iniziative culturali e sociali.
La richiesta di risorse e il futuro di Gorizia
Il sindaco Ziberna ha messo in evidenza quanto sia necessario individuare un percorso specifico per le città che si trovano lungo i confini, come Gorizia. La proposta si fonda sull’osservazione che queste città affrontano sfide particolari dovute alla varietà di norme statali e alla mancanza di una standardizzazione in determinate politiche. “La diversità delle norme può creare difficoltà, specialmente quando si tratta di misure incentivanti o meccanismi di premialità,” ha sottolineato il sindaco.
La visione di Ziberna è chiara: Gorizia, dopo aver ricoperto un ruolo importante come Capitale europea della cultura, deve continuare a ricevere risorse adeguate per sviluppare progetti che possano rafforzare ulteriormente l’integrazione e il dialogo tra i popoli. La sua richiesta di un sostegno tangibile riflette le aspettative di una comunità che desidera non solo mantenere ma amplificare il suo valore come ponte tra culture diverse.
Gorizia si afferma quindi non solo come una città dal passato complesso, ma come un laboratorio di pace, un esempio di come le difficoltà storiche possano trasformarsi in opportunità per costruire relazioni più solide in un contesto europeo. Con il continuo impegno delle autorità locali e il supporto delle istituzioni europee, la città è pronta a tracciare nuove strade verso il futuro.