La visita di padre Guglielmo Alimonti a Tagliacozzo ha richiamato una significativa partecipazione di fedeli, desiderosi di condividere momenti di spiritualità profonda. Padre Guglielmo, novantacinquenne frate cappuccino e uno degli ultimi discepoli di San Pio da Pietrelcina, si è recato nella chiesa di San Francesco per presiedere una celebrazione eucaristica e commentare il Santo Rosario. La sua presenza ha avuto un forte impatto su una comunità devota, con molti fedeli accolti in un ambiente di intensa meditazione.
L’importanza della visita di padre Guglielmo
Padre Guglielmo Alimonti ha trascorso gli ultimi anni al servizio della Basilica della Madonna dei Sette Dolori di Pescara, dove celebra regolarmente le messe, che vedono una vasta partecipazione di fedeli soprattutto nelle prime ore del mattino. La sua scelta di visitare Tagliacozzo e celebrare all’interno della chiesa di San Francesco ha rappresentato un gesto simbolico di vicinanza e amicizia verso le comunità locali, come dimostrato dal suo saluto ai frati padre Attilio e padre Carmine Terenzio, legati alle origini pescarese ma ora radicati a Tagliacozzo.
Il frate ha condiviso con i presenti aneddoti della sua vita accanto a Padre Pio, rivelando episodi mistichevoli che riflettono la profonda tradizione francescana e l’importanza spirituale di queste storie. La giornata si è trasformata in un’importante occasione di rinnovamento spirituale e di unione tra i partecipanti, favorendo un clima di riflessione collettiva.
L’eredità francescana in Marsica
La Marsica ha storicamente mantenuto una connessione significativa con la spiritualità francescana. La presenza di figure come Tommaso da Celano, amico e biografo di San Francesco, e padre Domenico da Cese, il frate del Volto Santo di Manoppello, conferma l’importanza di questo lignaggio nella regione. La visita di padre Guglielmo ha reso omaggio a questo ricco patrimonio, rinnovando i legami spirituali tra le generazioni di credenti.
La scelta di predicare in un luogo così carico di significato francescano ha sottolineato l’importanza della continuità delle tradizioni religiose e la celebrazione di un vissuto di fede. In questo contesto, il frate ha potuto interagire con i fedeli, condividendo esperienze che hanno arricchito il loro percorso spirituale.
Un appello per la festa delle stimmate
Durante l’omelia, padre Guglielmo ha richiamato l’attenzione sul significato delle stimmate di Padre Pio, evidenziando come, durante la canonizzazione e proclamazione della beatitudine da parte di San Giovanni Paolo II, queste siano state trascurate. In un gesto di forte impatto, ha fatto vivo appello affinché si istituisse una festa ufficiale per commemorare tale evento, simile a quella già esistente per San Francesco. Questo desiderio ha trovato sostegno nella nascita ufficiale di un comitato a Tagliacozzo, intenzionato a portare avanti questa causa, attirando l’attenzione su un’eredità spirituale condivisa da molti.
Padre Guglielmo ha parlato dell’ingiustizia subita da Padre Pio, che ha affrontato ingenti persecuzioni, anche dalla sua stessa Chiesa. Ricordando queste difficoltà , ha voluto mettere in luce il potere della fede e la giustizia divina, motivando i presenti a rivestire di nuovo valore alla figura del santo. Un messaggio che trae linfa dalla spiritualità profonda e dalla connessione con il passato francescano.
Ultimo aggiornamento il 27 Novembre 2024 da Marco Mintillo