Martedì 21 gennaio, gli appassionati di musica sacra hanno un’occasione imperdibile: il coro The Tallis Scholars si esibirà presso l’Università La Sapienza di Roma. Fondato nel 1973 e diretto da Peter Phillips, il coro è riconosciuto a livello mondiale per la sua interpretazione della musica rinascimentale. Questa serata speciale sarà dedicata al grande compositore Giovanni Pierluigi da Palestrina, in occasione del 500° anniversario della sua nascita, e offrirà un programma ricco di emozioni e confronti musicali.
The Tallis Scholars: un pilastro della musica sacra
The Tallis Scholars si è affermato come uno dei principali ensemble di musica sacra nel panorama internazionale, con un repertorio che spazia dalla musica rinascimentale all’opera contemporanea. La loro reputazione è costruita su un’attenta ricerca e interpretazione delle opere dei grandi maestri del passato, rendendo omaggio alla ricchezza e alla complessità della musica sacra. Diretti da Peter Phillips, il coro ha ottenuto riconoscimenti globali per la qualità delle sue performance, definendosi così un punto di riferimento nel settore.
L’evento presso La Sapienza rappresenta un’opportunità unica per ascoltare una selezione di opere di Palestrina, inclusa la Missa Brevis, insieme a una serie di mottetti di straordinaria bellezza. Attraverso queste composizioni, il pubblico potrà immergersi nell’atmosfera magnifica delle chiese rinascimentali ed esplorare l’eredità musicale che Palestrina ha lasciato nel corso dei secoli.
Un tributo a Palestrina: Missa Brevis e il confronto con Arvo Pärt
Durante il concerto, Peter Phillips guiderà il pubblico attraverso un viaggio sonoro che metterà in risalto non solo la Missa Brevis di Palestrina, ma anche la musica di Arvo Pärt, compositore estone di fama internazionale. Questa scelta stimolante è pensata per evidenziare le affinità tra la musica di Palestrina e l’approccio contemporaneo di Pärt, nonostante le differenze di stile evidenti. Phillips ha sottolineato come Palestrina abbia avuto un impatto duraturo sulla musica, influenzando anche geni come Handel e Beethoven.
Il programma prevede un confronto diretto tra le opere di Palestrina e brani scelti di Pärt, come “Da Pacem”. Queste composizioni rispecchiano tecniche compositive simili, come l’impiego di melodie di canto arricchite da linee contrappuntistiche. Questo dialogo musicale tra passato e presente rappresenta un’opportunità unica per riflettere sull’evoluzione della musica sacra e sul suo significato nel tempo.
Le affermazioni di Peter Phillips su Palestrina e Pärt
Durante interviste e dichiarazioni, Peter Phillips ha espresso il suo profondo rispetto per il lavoro di Palestrina, evidenziando come questo compositore sia stato in realtà un faro di ispirazione per molti artisti. La Missa Sine nomine, ad esempio, è stata trascritta da J.S. Bach con ornamentazioni, un chiaro segno del potere attrattivo della musica palestriniana.
Allo stesso modo, le opere di Pärt, che pur non ricorrendo alla polifonia in stile rinascimentale, creano atmosfere che ricordano il mondo di Palestrina. L’interpretazione di brani come “Nunc dimittis” da parte di entrambi i compositori offre un’interpretazione affascinante del testo, dimostrando come la musica possa raccontare storie attraverso i secoli.
Questo evento alla Sapienza non è solo una celebrazione del genio di Palestrina, ma anche una chiara testimonianza del potere della musica di attrarre e unire generazioni diverse. Chiunque sia interessato a questo tipo di esperienza musicale non dovrebbe perdere quest’occasione di assistere a un concerto che promette di essere indimenticabile.
Ultimo aggiornamento il 20 Gennaio 2025 da Laura Rossi