Grande Oriente d’Italia: il giudice respinge l’appello della Lista Taroni e conferma Antonio Seminario

Grande Oriente d’Italia: il giudice respinge l’appello della Lista Taroni e conferma Antonio Seminario

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Grande Oriente d’Italia: il giudice respinge l’appello della Lista Taroni e conferma Antonio Seminario - Gaeta.it

La recente sentenza del Tribunale di Roma ha avuto un impatto significativo all’interno del Grande Oriente d’Italia, la più importante organizzazione massonica del paese. Il giudice Francesco Remo Scerrato, nella sezione feriale promiscua, ha dichiarato inammissibile l’istanza cautelare presentata dalla Lista Taroni, confermando così la posizione di Antonio Seminario come Gran Maestro. Questo sviluppo non solo segna un altro capitolo della complessa e lunga contesa interna, ma lascia aperta la possibilità di nuovi appelli e fonde ulteriormente l’attenzione su una questione che tiene banco nel panorama massonico romano.

La sentenza del tribunale

Le decisioni del giudice

Il 10 agosto scorso, il giudice Francesco Remo Scerrato ha emesso una sentenza decisiva riguardo all’istanza avanzata dalla Lista Taroni. In essa, ha dichiarato inammissibile la richiesta di un amministratore giudiziario per il patrimonio del Grande Oriente d’Italia, confermando così la leadership di Antonio Seminario, il quale continuerà a svolgere il ruolo di Gran Maestro. Questa decisione mette un freno alle ambizioni della Lista Taroni, che ora ha a disposizione un periodo di dieci giorni per presentare ricorso.

Il giudice Scerrato ha chiarito che il fulcro della sua decisione risiede nelle modalità di proclamazione del nuovo Gran Maestro. Durante la Gran Loggia, il Gran Maestro uscente ha ufficialmente proclamato l’elezione del suo successore e ha ricevuto la promessa solenne dal Gran Maestro eletto, un passaggio cruciale per legittimare l’elezione. Il giudice ha evidenziato che tale atto non è stato contestato, sostenendo quindi la validità del processo elettorale.

La strategia legale di Taroni

L’avvocato Alessandro De Belvis, affiancato da Pieremilio Sammarco, rappresenta i membri della Lista Taroni, che comprendono figure come Andrea Zucconi e Giuseppe Paino. Dopo la sentenza, De Belvis ha convocato la prima riunione per discutere le prossime mosse legali. La situazione rimane fluida, e la strategia per l’appello potrebbe comportare nuove argomentazioni giuridiche che mirano a riconsiderare la proclamazione del Gran Maestro e gli aspetti dell’atto di insediamento.

La decisione del giudice Scerrato potrebbe innescare una serie di eventi legali e politici all’interno dell’organizzazione, e il clima di tensione continua a serpeggiare tra i membri delle due fazioni in conflitto. La storia di rivalità e disputazioni interne nel Grande Oriente d’Italia si arricchisce così di ulteriori dettagli e colpi di scena.

Le motivazioni della sentenza

La proclamazione del nuovo Gran Maestro

Nelle motivazioni della sentenza, il giudice sottolinea che l’ufficialità della proclamazione è l’atto finale della procedura di elezione, confermando l’assenza di contestazioni sul metodo utilizzato. Secondo Scerrato, non è rilevante la forma della proclamazione, che è stata espressa oralmente e verbalizzata nella riunione, quanto il contenuto e l’efficacia dell’atto stesso. Questo aspetto è cruciale per la legittimità del Gran Maestro.

Sebbene i legali della Lista Taroni insistano sul fatto che ci sia un da impugnare, ossia il verbale che ha riassunto i risultati delle elezioni, Scerrato ha chiarito che il verbale dell’elezione riflette una prassi consolidata e non è soggetto a contestazione. L’attenzione si concentra dunque più sulla sostanza piuttosto che sulle forme giuridiche, il che rappresenta un punto di partenza interessante per eventuali futuri sviluppi legali.

L’importanza della forma

Il giudice ha osservato che non è l’oralità della proclamazione a rappresentare un problema giuridico. Infatti, il principio che guida la giustizia non è tanto legato alla presentazione del contenuto da parte degli organi competenti, ma alla sostanza e all’effettiva implementazione del processo elettorale. Le dichiarazioni della Lista Taroni, concernenti l’assenza di un atto formale e la necessità di contestazione, non sono dunque state sufficienti a sovvertire la decisione.

Il Grande Oriente d’Italia, in questo contesto, si trova a vivere una fase di grande fermento, dove la struttura giuridica e le modalità di gestione interna sono messi in discussione. Le dinamiche di potere e le rivalità interne saranno chiaramente al centro dell’attenzione nei giorni a venire, mentre la comunità massonica attende il ricorso della Lista Taroni e le conseguenti risposte del tribunale.

L’attenzione sull’andamento di questa vicenda dimostra come, anche all’interno di organizzazioni storicamente riservate, le questioni di leadership e rappresentanza possano divenire terreno fertile per conflitti legali e rivalità personali.

  • Laura Rossi

    Laura è la mente dietro una popolare rubrica su Gaeta.it, un rinomato sito dedicato alle notizie e agli eventi della città di Gaeta e dell'intero Lazio. La sua rubrica, apprezzata per l'approccio approfondito e analitico, si concentra su temi di attualità, cronaca locale e sviluppi culturali, offrendo agli abitanti e ai visitatori informazioni dettagliate e aggiornate. Grazie alla sua esperienza e passione per il giornalismo, Laura ha saputo creare un legame solido con la sua audience, fornendo contenuti che non solo informano ma stimolano anche il dibattito e la riflessione sulla vita nella regione.

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