Grande restauro al Museo e Real Bosco di Capodimonte: i visitatori assistono ai lavori

Grande restauro al Museo e Real Bosco di Capodimonte: i visitatori assistono ai lavori

Il Museo di Capodimonte a Napoli avvia un cantiere aperto al pubblico per il restauro di opere storiche, coinvolgendo i visitatori in un’esperienza interattiva e educativa sul patrimonio culturale.
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Grande restauro al Museo e Real Bosco di Capodimonte: i visitatori assistono ai lavori - Gaeta.it

Il Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli apre le sue porte a una nuova esperienza immersiva per i visitatori. A partire da domani, chiunque decida di esplorare il museo avrà la possibilità di osservare da vicino i lavori di restauro di alcuni capolavori della Collezione Borbonica e Farnese. Attraverso un’iniziativa di cantiere “trasparente”, il museo si propone di coinvolgere il pubblico nella cura di opere che raccontano secoli di storia della città e delle sue tradizioni artistiche.

Un cantiere aperto al pubblico: l’arte del restauro in mostra

L’iniziativa prevede la creazione di un cantiere visibile per i visitatori, dove esperti del settore lavoreranno su venti tavole storiche nelle sale 102 e 104 del secondo piano del museo. Come spiegato dal direttore Eike Schmidt, il progetto mira a rendere il pubblico parte attiva di questo processo di restauro, facendo vivere la quotidianità di un museo in continua trasformazione. Sarà un’opportunità per toccare con mano il lavoro di salvaguardia del patrimonio culturale e per comprendere la rilevanza storica delle opere coinvolte.

Il restauro, destinato a durare due anni, offre uno sguardo dietro le quinte del lavoro di conservazione, con l’intento di mostrare non solo le tecniche utilizzate, ma anche il rigore e l’attenzione necessarie per preservare l’arte del passato. I visitatori avranno modo di osservare i restauratori al lavoro e di interagire con loro per approfondire la conoscenza delle opere.

Il museo ha già dato avvio alle operazioni preliminari lo scorso dicembre, sotto la supervisione dell’Ufficio del restauro e manutenzione del patrimonio storico artistico. Le prime cinque tavole da restaurare sono state già spostate, segnando l’inizio ufficiale di un’importante fase del progetto.

Le opere in restauro: un viaggio attraverso la storia di Napoli

Tra le opere in fase di restauro, spicca “La Strage degli Innocenti” di Matteo di Giovanni, un dipinto di grande valore storico e artistico, proveniente dalla Chiesa di Santa Caterina a Formiello a Napoli. Questa opera monumentale, che rappresenta un episodio tragico nella storia del cristianesimo, riflette la maestria di Matteo di Giovanni, noto per la sua capacità di trasmettere emozioni attraverso i colori e le forme.

Insieme a questo capolavoro, ci sono tre opere di Cristoforo Scacco, un pittore che ha operato principalmente nel basso Lazio e in Campania tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento. Tra di esse troviamo il Polittico di Penta del 1493, un’opera che riunisce diversi elementi narrativi in un’unica composizione, e il Polittico con la Madonna col Bambino in trono, una rappresentazione sacra che proviene da Itri. Infine, il Trittico con Incoronazione della Vergine, già parte del Monastero della Maddalena di Salerno, è un altro esempio del talento di Scacco.

Un altro capolavoro sotto i riflettori è la “Disputa sull’Immacolata Concezione” di Giovan Antonio de Sacchis, meglio conosciuto come il Pordenone. Realizzata tra il 1529 e il 1530, questa opera era originariamente destinata alla Cappella Pallavicini a Cortemaggiore, in Emilia. Il restauro di quest’opera rappresenta non solo un recupero artistico, ma anche un importante tassello della tradizione religiosa dell’epoca.

Interazioni digitali e comunicazione sociale: hashtag e QRCode per i visitatori

Oltre a creare un cantiere a vista, l’iniziativa prevede anche l’integrazione di strumenti digitali per facilitare la comprensione delle opere in restauro. Tra questi, i visitatori potranno utilizzare un QRCode per ottenere informazioni dettagliate su ciascun dipinto, inclusi dettagli storici e tecnici utili per apprezzare il valore delle opere.

Sui canali social del museo sarà inoltre attivato l’hashtag #RestauroConVista, che aggiornerà il pubblico sui progressi del cantiere, permettendo di seguire l’evoluzione del restauro in tempo reale. Questa interazione non solo accresce l’interesse verso il patrimonio culturale, ma crea un legame tra il museo e la comunità.

Queste novità rappresentano un passo significativo verso la valorizzazione e l’accessibilità dell’arte, rendendo il Museo e Real Bosco di Capodimonte un luogo dove passato e presente si intrecciano in continuazione, permettendo a tutti di partecipare attivamente alla storia viva di Napoli.

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