Una forte grandinata si è abbattuta da poche ore nell’area del fucino, colpendo duramente i terreni agricoli di san benedetto dei marsi, cerchio e pescina. I settori più colpiti riguardano soprattutto le coltivazioni di cipolle, ridotte a uno stato critico, e le colture di carote, che rischiano di perdere buona parte del raccolto. L’allarme arriva direttamente dalle associazioni agricole locali, impegnate a verificare i danni e a cercare soluzioni per arginare le pesanti conseguenze meteorologiche.
Danni ai coltivi di cipolle e carote : il quadro nella marsica
Il maltempo improvviso, caratterizzato da una grandinata violenta nelle ultime ore, ha devastato buona parte dei campi coltivati a cipolle nella zona del fucino. I coltivatori di san benedetto dei marsi, cerchio e pescina stanno rilevando perdite ingenti, con intere porzioni di terreno dove le cipolle sono risultate compromesse, spesso danneggiate irreparabilmente dalla forza del ghiaccio caduto. I campi di carote, pur non avendo subito danni immediatamente evidenti paragonabili alle cipolle, destano grande apprensione perché le piante appaiono fragili e il raccolto rischia di risentire dell’intensità del maltempo.
Situazione critica nel fucino
Il fucino, crocevia agricolo importante per la regione, si trova in una situazione difficile. I produttori locali stanno conducendo un’attenta valutazione per quantificare il danno effettivo. La perdita delle colture potrebbe avere ripercussioni significative sulle attività agricole dell’area, in una fase già critica per l’economia rurale del territorio.
L ’ impatto dei cambiamenti climatici segnala coldiretti l ’ aquila
Coldiretti L’aquila ha sottolineato come l’episodio al fucino rappresenti un ulteriore, grave segnale degli effetti dei cambiamenti climatici sull’agricoltura italiana. La frequenza crescente di fenomeni meteorologici estremi, con piogge intense e grandinate improvvise, sta modificando il ritmo delle stagioni e mettendo in crisi la tenuta delle colture tradizionali. Secondo l’ente, questa tendenza porta a una sorta di “tropicalizzazione” del clima locale, con alterazioni rapide e violente tra periodi di caldo intenso e improvvise ondate di maltempo che lasciano poco margine di adattamento alle piante.
Le parole di Alfonso Raffaele
Il presidente di Coldiretti L’aquila, alfonso raffaele, ha evidenziato il ruolo centrale dell’agricoltura come settore direttamente esposto ai danni causati da questi eventi. Le attività agricole, infatti, vivono situazioni difficili giorno dopo giorno, con raccolti compromessi e rischi economici crescenti. La precarietà atmosferica influisce non solo sui prodotti ma anche sul lavoro degli agricoltori e sulla stabilità delle produzioni locali.
Proposte per proteggere le colture e gestire l ’ acqua nelle campagne
Nel corso di una recente dichiarazione, alfonso raffaele ha invitato a riflettere sulla necessità di adottare soluzioni concrete che riducano l’impatto di eventi come quelli di oggi. Tra le priorità indicate figura la promozione dell’assicurazione agricola per proteggere i produttori da eventuali danni legati al maltempo. Questi strumenti potrebbero dare alle imprese agricole una maggiore sicurezza economica, tornando utili in momenti critici come quello attuale.
Gestione delle risorse idriche
Il presidente di Coldiretti L’aquila ha rimarcato anche l’urgenza di investire nella gestione delle risorse idriche. Servirebbe, ha spiegato, un sistema diffuso di piccoli invasi per accumulare l’acqua quando abbonda e distribuirla nelle fasi di siccità, evitando sprechi e disponibilità scarse al momento giusto. Questa strategia consentirebbe di migliorare la resilienza delle colture, garantendo anche un risparmio idrico importante per le stagioni a venire.
Il tema della manutenzione dei terreni agrari e del controllo delle acque resta cruciale nelle aree rurali di provincia come la marsica. L’attuazione di sistemi organici per la regimazione idrica potrebbe attenuare gli effetti delle condizioni meteorologiche estreme e proteggere al meglio i raccolti dall’impatto dei fenomeni improvvisi.