Il green med expo & symposium si prepara a tornare con la sesta edizione, in programma alla mostra d’oltremare di Napoli dal 28 al 30 maggio 2025. L’evento si conferma come uno dei momenti più rilevanti per affrontare le sfide ambientali e le strategie di sviluppo sostenibile della regione Campania, raccogliendo esperti, istituzioni e realtà del settore ecologico. Questa edizione vede un’attenzione particolare alle nuove collaborazioni con organizzazioni impegnate nella divulgazione di una cultura green tra i cittadini, soprattutto i più giovani.
La conferma della mostra d’oltremare come punto di riferimento per l’ambiente in campania
Dal 28 al 30 maggio 2025, negli spazi della mostra d’oltremare, si terrà la sesta edizione del green med expo & symposium. L’evento, curato da riciclaTv ed ecomondo, ospita per il quarto anno consecutivo gli Stati Generali sull’ambiente della regione Campania. L’iniziativa si rivolge a istituzioni, imprese e cittadini interessati al futuro sostenibile del territorio partenopeo e affronta temi ambientali cruciali come gestione dei rifiuti, efficienza energetica e tutela del suolo.
La scelta di mantenere la manifestazione nella sua sede storica sottolinea l’importanza di Napoli come fulcro per la discussione su ambiente e sviluppo. Negli ultimi anni, la mostra si è strutturata come un momento di confronto dove emergono proposte concrete per migliorare la qualità della vita e la tutela dell’ecosistema. Le iniziative spaziano da workshop tecnici a incontri istituzionali, fino ad attività rivolte alla sensibilizzazione dei cittadini.
Programma e innovazioni da non perdere
Monta l’attesa per il programma completo, già definito per includere panel dedicati a innovazioni ambientali, politiche territoriali e progetti di riciclo. Ospitare gli Stati Generali dell’ambiente regionale conferma il ruolo del green med come evento imprescindibile per chi segue le dinamiche green in Campania.
Nuovi percorsi e connessioni per coinvolgere il pubblico e diffondere cultura ambientale
Monica D’Ambrosio, event manager della manifestazione, ha illustrato le linee guida di questa edizione sottolineando la volontà di allargare la rete di soggetti coinvolti nella lotta ai cambiamenti climatici. “Puntiamo a rendere la manifestazione più inclusiva e coinvolgente, con l’obiettivo di lasciare un segno tangibile nei partecipanti. L’idea è di portare i visitatori a rivedere il loro rapporto con l’ambiente, suscitando motivazioni e consapevolezze da trasformare in comportamenti concreti.”
Tra le iniziative anticipate, spicca l’accordo con green blue days, associazione che da tempo lavora per trasmettere una cultura della sostenibilità soprattutto alle nuove generazioni. Questa collaborazione intende introdurre elementi educativi e informativi capaci di stimolare una presa di coscienza più ampia e diffusa, andando oltre i tradizionali target di pubblico.
L’approccio partecipativo del green med 2025
L’approccio del green med 2025 si discosta dalla semplice esposizione di tecnologie o progetti per favorire la partecipazione emotiva del pubblico. Il risultato dovrà essere un’esperienza capace di radicare nei visitatori riflessioni e immagini, che restino con loro una volta terminata la fiera. La componente didattica e formativa assume così un ruolo decisivo.
Ca’ pensiero, un’installazione immersiva per rappresentare la casa come spazio di sostenibilità
Tra le proposte più originali della manifestazione, spicca la green blue house, presentata da green blue days. Si tratta di un’installazione immersiva intitolata “ca’ pensiero”, frutto della collaborazione con lo studio di architettura 74ram. Il progetto ha voluto rappresentare la casa come un ambiente in cui le riflessioni sulla sostenibilità assumono forma concreta e guidano azioni quotidiane.
Francesco Rotondale, architetto ideatore dell’installazione, sostiene che “il pensiero è il primo passo verso qualsiasi cambiamento. ‘ca’ pensiero’ vuole essere proprio un punto di partenza per scaturire una riflessione che si trasforma in pratica.” La casa diventa così un simbolo, ma anche un laboratorio di azioni salutari per il pianeta.
Sostenibilità quotidiana attraverso l’architettura
Emilia Abate, architetto coinvolto nel progetto, ha aggiunto che “ogni gesto, per quanto piccolo, contribuisce a influenzare il modo in cui abitiamo il mondo.” L’installazione mira a far percepire la sostenibilità come un percorso tangibile e accessibile a tutti. Grazie alla componente immersiva, chi visita potrà vivere uno spazio che stimola consapevolezza, mostrando come scelte quotidiane possano trasformare l’ambiente e la qualità della vita.
Questa proposta evidenzia la connessione tra architettura, pensiero e sostenibilità, portando l’attenzione a comportamenti concreti che ognuno può adottare nella propria abitazione e routine familiare.