Grola: il vino ribelle della Valpolicella si presenta con un nuovo volto

Grola: il vino ribelle della Valpolicella si presenta con un nuovo volto

Il vino Grola, simbolo della Valpolicella Classica, torna con un nuovo blend e un packaging sostenibile. Sarà protagonista al Vinitaly e in un tour enogastronomico in tutta Italia.
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Grola: il vino ribelle della Valpolicella si presenta con un nuovo volto - Gaeta.it

Nella pittoresca località di Fumane, in provincia di Verona, il mondo vinicolo si appresta a festeggiare un’importante novità: il ritorno di Grola. Questa rinomata etichetta, ora semplificata nel nome, segna una nuova fase nella sua storia. Grola non è solo un vino, ma un simbolo di autenticità e di legame con il territorio della Valpolicella Classica. Con un blend rinnovato e un approccio più consapevole, Grola punta a conquistare gli amanti del vino che cercano storie genuine in ogni calice.

Un’identità ritrovata

Grola ha sempre rappresentato un percorso di ricerca e innovazione nel panorama vinicolo. Francesco Allegrini, CEO di Allegrini Wines, sottolinea il significato del progetto, descrivendolo come un tributo a suo padre Franco, che ha gettato le basi per questo nuovo capitolo. “Grola non è solo un vino, è un’idea di Valpolicella. Un ritorno consapevole alle origini e una dichiarazione di identità,” ha dichiarato. La volontà di riprendere il controllo della narrazione e dell’identità del vino è chiara. Grola, quindi, si allontana da precedenti connotazioni e rivendica un posto centrale nel panorama vinicolo, con un profondo rispetto per la tradizione.

La decisione di non usare più il prefisso “La” accresce questa impresa: un tentativo di essenzialità che invita a una riflessione più profonda sull’autenticità e sull’essenza di ciò che rappresenta. La scelta di ripristinare il nome Grola è un passo che abbraccia il passato e scommette su un futuro ambizioso. In un mercato in continua evoluzione, il marchio si propone di attrarre gli intenditori in cerca di un vino con carattere e spessore.

Un blend rinnovato per una nuova era

Il cambiamento del mix di vitigni di Grola rappresenta un segnale forte. Il nuovo blend è composto dalle varietà classiche della Valpolicella: Corvina, Corvinone e Rondinella. Questi elementi sono il frutto di una ricerca mirata, volta a enfatizzare la vera essenza del territorio. Non ci sono compromessi nella formulazione del vino, che punta a una resa che metta in risalto la tipicità e il sapore unico della zona.

In particolare, l’affinamento di Grola è stato attentamente studiato per garantire finezza e profondità. La strategia adottata mira a ottenere un vino denso ma elegante, in grado di raccontare la storia e il terroir da cui proviene. Grola promette di mantenere vive le tradizioni vinicole della Valpolicella, continuando a esplorare la varietà e la ricchezza della viticoltura locale.

Impegno per la sostenibilità e design rinnovato

Il nuovo Grola non si limita a un cambiamento di ricetta, ma include anche significativi aggiornamenti nel packaging e nell’impatto ambientale. La bottiglia più leggera, con un peso di 420 grammi, è un chiaro segno dell’impegno per la sostenibilità. Ogni aspetto, dall’etichetta in cotone al packaging certificato FSC, è stato progettato per ridurre l’ecologico impatto del prodotto.

Fondamentale è anche la scelta di una capsula Derma a bassissimo impatto e di un tappo certificato per minimizzare il rischio di contaminazione del vino. Queste scelte non riguardano solo l’estetica, ma riflettono un approccio responsabile verso l’ambiente e una consapevolezza crescente tra i produttori di vino.

Il restyling dell’immagine Grola include anche un simbolo significativo: il corvo, che rappresenta la ribellione e il legame con la storia. Inoltre, un’illustrazione della collina offre un richiamo visivo forte, rinforzando così l’identità visiva del vino e il suo legame con il territorio.

Il lancio: un tour enogastronomico in arrivo

Grola sarà l’assoluto protagonista dal 6 al 9 aprile al Vinitaly, la fiera dedicata al vino più importante d’Italia. Durante l’evento, verrà presentato nei quindici locali più rinomati di Verona e della Valpolicella, attirando l’attenzione di operatori del settore e appassionati. Dopo questo debutto, Grola intraprenderà un tour nazionale che prevede tredici tappe, dalle regioni del Nord a quelle del Sud Italia.

Le location scelte per il tour non sono casuali: si tratta di bistrot e trattorie gourmet rinomate, pronte a far assaporare le caratteristiche del vino in abbinamento a piatti tradizionali. Ogni tappa del viaggio è pensata per mettere in risalto la versatilità di Grola, che si sposa bene con una varietà di cucine regionali.

Tra maggio e ottobre, si terranno eventi a Roma, Milano, Bari e Napoli, tutti con un forte richiamo alla tradizione culinaria locale. Grola si propone non solo come un vino da degustazione, ma anche come un compagno ideale per piatti della cucina tipica, sfidando le convenzioni che spesso vedono il vino rosso escluso da alcune combinazioni gastronomiche.

Attraverso questo percorso, Grola non mira solo a ripristinare la propria identità, ma anche a ridefinire il modo in cui viene percepito il vino della Valpolicella Classica, dando vita a un nuovo capitolo che evoca tradizione e innovazione in egual misura.

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