Guardia Costiera di Gaeta intensifica i controlli: sequestrati 38 kg di pesce illegale

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Guardia Costiera di Gaeta intensifica i controlli: sequestrati 38 kg di pesce illegale - Gaeta.it

Lotta senza tregua della Guardia Costiera di Gaeta contro la vendita abusiva di pesce non tracciato sul litorale, evidenziando l'importanza della sicurezza alimentare e della tutela delle risorse marine. Recenti operazioni hanno portato a sanzioni significative e al sequestro di diversi chili di prodotto ittico, una pratica che mette a rischio la salute dei consumatori e il patrimonio marítimo locale.

L'operazione del 6 agosto: il primo sequestro sulla spiaggia di Scauri

Il 6 agosto, nell'ambito di una serie di controlli mirati, la Guardia Costiera ha effettuato un intervento decisivo sulla spiaggia del lungomare di Scauri, sul lato nord. Qui, un venditore ambulante originario della CAMPANIA è stato sorpreso a vendere pesce privo di qualsiasi documento di tracciabilità. La merce, in questione, consistva in 18 kg di prodotti ittici, che, in assenza delle necessarie autorizzazioni, sono stati sequestrati immediatamente.

Le autorità hanno emesso due verbali amministrativi nei confronti del venditore, comportando una sanzione complessiva pari a € 6.664. Questo intervento non solo ha sottolineato l'illegalità della vendita di pesce non tracciato, ma ha anche segnato l'impegno della Guardia Costiera a garantire la sicurezza degli alimenti che arrivano sulle tavole dei consumatori. La pratica di vendere pesce senza garanzie di origine è altamente rischiosa, poiché può comportare gravi conseguenze per la salute pubblica.

Il secondo intervento: un altro venditore fra i controlli del 9 agosto

Tre giorni dopo, il 9 agosto, un ulteriore intervento ha avuto luogo sul litorale sud di Scauri. Durante un altro controllo, un secondo venditore ambulante, anch'esso originario della CAMPANIA, stava cercando di vendere pesce non tracciato ai bagnanti. Le forze dell'ordine, sempre vigili, hanno rapidamente sequestrato 20 kg di prodotto ittico.

Anche in questo caso, le autorità hanno dimostrato la loro determinazione nel combattere la vendita illegale, che non solo è una violazione delle normative vigenti, ma contribuisce anche a una gestione insostenibile delle risorse marine. La distruzione del pesce sequestrato è avvenuta presso gli impianti di conferimento rifiuti locali, con l'approvazione della ASL, a causa dell'incerta provenienza del prodotto. Queste azioni repressive sono un segnale forte e chiaro contro i comportamenti scorretti che minacciano la salute dei consumatori e la risorsa ittica.

Continuità dei controlli: la strategia della Guardia Costiera

La Guardia Costiera di Gaeta ha annunciato che le attività di controllo proseguiranno nelle settimane a venire, con l'intento di prevenire ulteriori irregolarità e garantire la protezione delle risorse marine. Queste operazioni rappresentano una risposta decisa all'aumento della vendita illegale di prodotti ittici lungo le coste italiane.

La continua vigilanza non solo mira a reprimere comportamenti illeciti, ma anche a educare il pubblico sull'importanza della tracciabilità degli alimenti. Le ispezioni sono parte di una strategia più ampia che implica collaborazioni tra diverse autorità competenti per garantire che il prodotto ittico venduto sul mercato risponda a elevati standard di qualità e sicurezza. La Guardia Costiera è determinata a mantenere la salute pubblica al centro delle sue operazioni, promuovendo una commercializzazione sostenibile e legale del pesce. Questi interventi sono il risultato di un'intensa attività di monitoraggio e controllo, fondamentale per contrastare una problematica che non riguarda solo Gaeta, ma coinvolge tutto il litorale italiano.

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