L’assegnazione del ruolo di curatrice del Padiglione Italia alla 19. Mostra Internazionale di Architettura-La Biennale di Venezia segna un importante passo per l’architettura contemporanea. Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha scelto Guendalina Salimei per guidare il progetto intitolato “TERRÆ AQUÆ. L’Italia e l’intelligenza del mare“, un’iniziativa che promette di stimolare riflessioni profonde e innovative sul rapporto del nostro paese con il mare e l’architettura.
L’importanza del mare nell’architettura italiana
Guendalina Salimei, attraverso la sua proposta, vuole centrarsi sull’urgenza del mare come elemento cruciale per l’identità e la cultura architettonica italiana. Secondo le parole del Ministro Giuli, la sua visione pone il mare come “humus originario e destino comune“, enfatizzando l’idea che il mare non sia solo un confine ma un paesaggio interiore che avvicina l’uomo alle architetture liquide e alle città sommerse. Salimei rileva che l’architettura e la cultura del Mediterraneo, estese anche verso gli oceani circostanti, sono stati a lungo trascurati, nonostante l’enorme impatto che queste hanno sul territorio italiano.
Il Mediterraneo è un elemento fondamentale per comprendere non solo le coste italiane, caratterizzate da numerose città portuali, ma anche l’interiorità del Paese. La proposta di riflessione invita a considerare la necessità di un nuovo approccio al confine tra terra e acqua, ponendo l’accento su un sistema integrato di architetture e tecnologie in grado di rispondere alle mutate esigenze ambientali ed urbanistiche.
Salimei si è detta entusiasta di avere l’opportunità di collaborare con un team multidisciplinare d’eccellenza, tra architetti, ricercatori e artisti, per dare vita a un laboratorio di idee che potrebbero modellare il futuro dell’architettura in Italia. Tal progetto non solo vuole esplorare l’interazione con il mare, ma anche stimolare un dibattito globale sull’importanza della sostenibilità.
La selezione del progetto e le terne candidate
Il progetto “TERRÆ AQUÆ” è stato scelto dal Ministro Giuli tra i tre finalisti presentati alla Commissione di Valutazione, che ha esaminato un totale di dieci dossier durante la prima fase dell’avviso pubblico indetto dalla direzione generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. I principali progetti in lizza includevano “Homeness: Abitare visibile per cittadini invisibili“, proposto dal gruppo curatoriale Habitus, e “ITALIAMARE. Viaggio nell’architettura del razionalismo mediterraneo” di Cherubino Gambardella.
La Commissione, presieduta da Angelo Piero Cappello e composta da esperti del settore, ha messo in evidenza l’alta qualità progettuale delle proposte, valutando non soltanto l’originalità e la creatività, ma anche la loro credibilità e fattibilità. In particolare, il progetto di Salimei è stato applaudito per il suo focus sulla sostenibilità e sul patrimonio culturale marittimo, elementi cruciali in un’epoca di trasformazione e crisi ambientale. Il supporto di un comitato scientifico garantirà una selezione rigorosa dei contributi progettuali, invitando professionisti a considerare il mare come un elemento fondamentale nell’architettura contemporanea.
L’allestimento e la futura esposizione
L’allestimento del Padiglione Italia promette di essere un’opera multidimensionale e immersiva, esplorando il concetto di “soglia” in modo innovativo. Il percorso espositivo sarà una fusione di elementi storici e visioni future, creando un censimento dello stato attuale del mare e delle sue influenze sull’architettura e sull’ambiente. Le esperienze saranno amplificate da ambienti immersivi e strumenti multimediali, consentendo ai visitatori di interagire con i temi trattati in modo coinvolgente.
La conferenza stampa che presenterà i dettagli del progetto è prevista per i primi mesi del 2025, momento in cui verranno rivelate ulteriori informazioni sulla struttura e sui temi che saranno trattati nel corso della biennale. L’approccio di Salimei cerca di attirare l’attenzione su argomenti vitali, spingendo a una rivisitazione delle direttrici di sviluppo architettonico in relazione alle risorse marittime e all’ambiente.
La scelta di Guendalina Salimei come curatrice porta con sé la promessa di un dibattito arricchente, in un periodo in cui la sostenibilità e il legame con il territorio rivestono un’importanza mai come prima d’ora.
Ultimo aggiornamento il 23 Ottobre 2024 da Marco Mintillo