La guerra civile spagnola, durata quasi tre anni dal 1936 al 1939, ha lasciato una scia di morte e distruzione che ancora oggi si riflette nella storia di questo paese europeo.
Mussolini e l’Intervento Italiano
Durante il conflitto, Mussolini inviò 80.000 uomini in Spagna per sostenere i falangisti di Franco e Mola, mascherando la loro presenza come “volontari”. Questi soldati, principalmente unità militari dell’Esercito Regio, subirono pesanti perdite con migliaia di morti e feriti.
L’Orrore del Bombardamento di Guernica
Hitler contribuì inviando la Legione Condor della Luftwaffe, che il 26 aprile 1937 bombardò e rase al suolo Guernica, causando centinaia di morti e distruggendo la città basca.
L’Appello alle Brigate Internazionali
Carlo Rosselli, nel 1936, incitò gli italiani a unirsi alle Brigate Internazionali per sostenere il governo repubblicano spagnolo contro i ribelli.
“La Guernica” di Pablo Picasso
In risposta al bombardamento di Guernica, Pablo Picasso dipinse l’opera “La Guernica”, esposta al Museo Reina Sofia di Madrid, un simbolo indelebile della tragedia della guerra civile spagnola.
Il Regno del Terrore di Franco
Dopo la fine della guerra civile nel 1939, Franco avviò una violenta repressione contro qualsiasi opposizione politica, con migliaia di esecuzioni sommarie, arresti e torture.
La Valle de los CaÃdos e la Fine di un’Epoca
Franco morì nel 1975 e fu sepolto nella Valle de los CaÃdos, ma nel 2019 il governo spagnolo decise di esumare la salma del dittatore per trasferirla altrove, ponendo fine a un’epoca di divisione e repressione.
La Perdita di Garcia Lorca e la Tragedia della LibertÃ
Il poeta Federico Garcia Lorca, assassinato nel 1936 dai falangisti a Granada, simboleggia la lotta per la libertà e la tolleranza, le cui parole risuonano ancora oggi nella memoria della Spagna.
L’articolo ripercorre momenti cruciali della storia spagnola, sottolineando le tragiche conseguenze della guerra civile sul paese e sulla sua gente, e il lungo cammino verso la riconciliazione e la memoria storica.