Una serie di eventi ha portato Hamas a sospendere i negoziati per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.
La Strage a al-Mawasi
La decisione di Hamas è maturata dopo la tragica strage avvenuta nell’area di al-Mawasi, a ovest di Khan Younis. Oltre 90 persone hanno perso la vita e altre 300 sono rimaste ferite a causa di raid aerei condotti da Israele.
L’Area di al-Mawasi
Al-Mawasi è nota per essere una zona che ospita migliaia di sfollati, fuggiti a seguito dell’operazione militare israeliana nella Striscia di Gaza. L’esercito israeliano ha designato l’area come ‘zona umanitaria sicura’, ma ciò non ha impedito gli attacchi aerei che hanno causato un elevato numero di vittime civili.
Gli Obiettivi dei Raid
Secondo Israele, i raid avevano come obiettivo Mohammed Deif, comandante dell’ala militare di Hamas, e il capo della Brigata Khan Younis, Rafa’a Salameh. Le forze armate israeliane affermano che i due si trovassero in un edificio basso in un’area civile tra al-Mawasi e Khan Younis, non in una tendopoli per sfollati come affermato da Hamas.
La Contestazione di Hamas
Hamas ha smentito le dichiarazioni israeliane definendole “falsità “. Un rappresentante del gruppo ha respinto le accuse come tentativi di giustificare l’attacco e ha denunciato la gravità della situazione. Secondo Hamas, le vittime erano civili e l’attacco rappresenta un’escalation inaccettabile del conflitto. Hamas ha criticato l’appoggio statunitense e il silenzio della comunità internazionale di fronte a quanto definito un “genocidio“.