HappyAgeing celebra un decennio di successi nell’invecchiamento attivo

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HappyAgeing – Alleanza Italiana per l’Invecchiamento Attivo ha festeggiato i suoi 10 anni di attività durante la terza edizione degli Stati Generali dell’Invecchiamento Attivo. L’evento, tenutosi a Roma in occasione della Festa dei Nonni, ha avuto il patrocinio dell’Istituto Superiore di Sanità e ha riunito esperti, rappresentanti delle istituzioni e sindacati per discutere di longevità, dei rischi e delle opportunità legate all’invecchiamento. Durante il convegno, è stato presentato il Libro Bianco sull’Attività Fisica per l’Invecchiamento in Salute, che ha evidenziato l’importanza di politiche attive per il benessere degli over 65.


La visione di HappyAgeing: aggiungere vita agli anni

Francesco Macchia, direttore di HappyAgeing, ha espresso orgoglio per i risultati ottenuti in questi dieci anni, sottolineando come il concetto di invecchiamento attivo sia ormai diventato una visione del futuro. La crescente popolazione di longennials, persone anziane ma attive, rappresenta una fetta sempre più ampia della società. Macchia ha ribadito che l’obiettivo dell’Alleanza è continuare a sviluppare strategie politiche che guardino non solo alla salute fisica, ma anche al contributo sociale e culturale degli anziani, considerandoli una risorsa preziosa per il Paese.

Vaccinazioni e prevenzione: una priorità per gli anziani

Fin dall’inizio, la promozione delle vaccinazioni è stata un pilastro dell’attività di HappyAgeing. Michele Conversano, presidente del Comitato Tecnico Scientifico, ha sottolineato l’importanza di una maggiore collaborazione tra il Ministero della Salute, le regioni e gli enti locali per ridurre le disparità territoriali nella copertura vaccinale, in particolare contro malattie come influenza, Covid-19, herpes zoster e polmonite pneumococcica. La strategia della chiamata attiva è stata evidenziata come strumento efficace per aumentare le coperture vaccinali e promuovere una salute integrata e continua lungo tutto l’arco della vita.

L’attività fisica come chiave per un invecchiamento sano

L’attività fisica gioca un ruolo cruciale nel mantenimento della salute fisica e mentale degli anziani. Secondo i dati presentati nel Libro Bianco sull’Attività Fisica, in Italia solo il 40% degli over 65 raggiunge i livelli di esercizio raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Maurizio Massucci della Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa ha illustrato come la sedentarietà abbia effetti negativi su salute e benessere, proponendo una serie di misure per incentivare l’esercizio fisico tra gli anziani, attraverso campagne di sensibilizzazione e politiche di supporto economico.

Collaborazione con i sindacati pensionati per politiche sociali

Un aspetto fondamentale del successo di HappyAgeing è la sua collaborazione con le organizzazioni sindacali dei pensionati, come Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil. Durante l’evento, i segretari generali hanno ribadito l’importanza della contrattazione sociale di prossimità, evidenziando la necessità di politiche più incisive per la non autosufficienza e l’invecchiamento attivo. Le istituzioni sono state invitate a rafforzare il loro impegno in queste aree cruciali per il benessere della popolazione anziana.

Guardando al futuro: progetti e sfide per i prossimi anni

Il decennale di HappyAgeing non è solo un traguardo, ma un punto di partenza per nuove sfide. L’Alleanza Italiana per l’Invecchiamento Attivo continuerà a impegnarsi per migliorare la qualità della vita degli anziani, promuovendo politiche che valorizzino il loro contributo alla società. La collaborazione con istituzioni e organizzazioni del territorio sarà fondamentale per garantire che l’invecchiamento attivo diventi una realtà concreta per tutti.

Ultimo aggiornamento il 3 Ottobre 2024 da Fabio Belmonte

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